E’ un Varese sudamericano: Rivas abbatte il Gubbio

I biancorossi tornano al successo interno (1-0) con gol dell'ala che si è integrato alla perfezione con Neto e Granoche. Consolidata la zona playoff, tra sette giorni è sfida al Sassuolo


Un’ora di calcio sudamericano e qualche patema nel finale risolto tutto sommato con tranquillità: ecco gli ingredienti con cui il Varese torna alla vittoria interna dopo una vita e centra il terzo successo di fila con cui i biancorossi fortificano la propria candidatura playoff. 
Se a Bergamo a decidere era stato Granoche, contro il Gubbio di Simoni il match winner è un altro nuovo innesto, Emanuel Rivas (foto S. Raso), con un gol dopo pochi minuti propiziato da un gioco di prestigio di Neto Pereira. E tra i tre portacolori del calcio latino si innesta alla perfezione anche Zecchin, a lungo in versione “Zecchinho” che si trova a meraviglia con i compagni ed è un altro protagonista dell’ottimo primo tempo della squadra di Maran. Se il Varese ha un torto è quello di non riuscire a chiudere subito i conti, un po’ per eccessiva raffinatezza nelle giocate, un po’ perché il portiere Donnarumma limita i danni. Ecco perché a ripresa inoltrata arriva qualche patema di troppo: la beffa in questi casi è in agguato ma giustamente non si abbatte su Masnago dove il Gubbio ha fatto obiettivamente troppo poco per meritarsi un punto. Così la rete di Rivas resiste sino all’ultimo e serve a incorniciare un successo voluto e atteso da tanto tempo. Maran ha di che festeggiare: i nuovi si sono integrati alla grande mentre i veterani hanno se possibile acquisito maggior sicurezza. Valga come esempio la prova di due uomini a volte discontinui, Grillo e Kurtic, utilissimi nelle diverse fasi di gioco o il già citato Zecchin integrato al meglio con i nuovi compagni.
Tra una settimana il Varese lancerà la sfida al Sassuolo, grande pretendente alla Serie A e lo fa con tutte le carte in regola per provare a fare lo sgambetto agli emiliani. Difficile? Forse, ma la parola non si trova quando si sfoglia il vocabolario di Maran.

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Varese – Gubbio 1-0 4 di 16

COLPO D’OCCHIO Un anello di neve bianchissima corre intorno al Franco Ossola in occasione di Varese-Gubbio, che si gioca così in uno scenario sciistico. Chiuse le curve per evitare problemi con ghiaccio e neve, il pubblico prende posto solo in tribuna e nei distinti, scenario già visto negli anni grami dei campionati dilettanti. A Masnago il freddo è pungente e sugli spalti ci sono circa 3.500 spettatori compresi i giovanissimi atleti della scuola calcio biancorossa. Prima del match sono loro a premiare l’eugubino Farina per il suo ruolo nel denunciare i tentativi di calcioscommesse.
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CALCIO D’INIZIO – Il Varese scende in campo con la formazione prevista alla vigilia: senza Pucino i terzini sono Cacciatore e Grillo mentre Rivas e Zecchin vanno a spingere in fascia. Davanti Maran ripropone l’accoppiata Granoche-Neto che tanto bene ha fatto a Bergamo con l’Albinoleffe. Anche il Gubbio di Simoni non presenta grandi variazioni rispetto a quanto paventato: come anticipato ieri, Bazzoffia rimane ai box e viene sostituito da Mastronunzio. In difesa il tecnico rossoblu sceglie Boisfer al posto di Caracciolo.
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IL PRIMO TEMPO – Il Varese vuole a tutti i costi i tre punti casalinghi e lo dimostra dal calcio d’inizio al fischio del 45′ mettendo sul prato di Masnago una prova dinamica ed elegante allo stesso tempo grazie alla propria trazione anteriore. Il Gubbio si difende con cinque uomini ma capitola subito di fronte a una rete spettacolare rete. E’ il 6′ quando Neto dà il via al capolavoro: prima arpiona una palla a mezza altezza, poi punta e salta la difesa, infine serve a centroarea Rivas. L’ala esegue un taglio perfetto e sfodera un diagonale destro (foto) che fa secco Donnarumma e vale l‘1-0.
Il Varese legittima il vantaggio nei minuti successivi quando, senza troppo esporsi, torna a farsi vedere nell’area rossoblu; Neto sta bene e prova a innescare Granoche fermato sul filo del fuorigioco. La squadra di Simoni ha una sola grossa occasione al 19′: bella discesa a sinistra di Mario Rui e cross al centro per Mastronunzio che sembra in vantaggio ma subisce l’ottimo ritorno di Grillo. Situazione salvata con tempismo e precisione. Il terzino romano è in condizione e lo mostra anche al 24′: nuova incursione in fascia e pallone che crea una mischia tra Granoche e i difensori che in qualche modo respingono la minaccia. Passa un minuto e il bomber si rivede con un colpo di testa ravvicinato su cui Donnarumma è perfetto nel respingere.
Poco dopo la mezz’ora il Varese ci riprova e sfiora il raddoppio a più riprese. La coppia Grillo-Rivas è il grimaldello utilizzato da Maran sulla fascia destra per sfondare e questa volta è Neto a colpire per primo. Provvidenziale la presenza di Cottafava a un metro dalla linea; la sua respinta finisce a Rivas che ci prova dal fondo ma manda il pallone sull’esterno della rete. Ancora i biancorossi al 36′: Zecchin guadagna una punizione che è un corner ravvicinato e la calcia direttamente in porta con Donnarumma costretto al colpo di reni per mettere in corner. L’elenco delle migliori azioni è chiuso da Neto con un controllo e successivo diagonale destro dal limite ma la palla si spegne a fil di palo. Si va al riposo sull’1-0, risultato stretto per un Varese bello e arrembante.
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LA RIPRESA – Simoni toglie l’evanescente Mastronunzio e prova a dare maggior vivacità con Ragatzu e con un modulo differente, il 4-1-4-1 (poi cambierà di nuovo). Il copione all’inizio pare il medesimo perché nei primi minuti è ancora il Varese a riempire la metà campo avversaria come avviene al 7′ quando Neto imbecca Rivas, troppo altruista nel cercare l’assist al posto del tiro. A furia di specchiarsi però il Varese rischia al 10′ quando da una incursione di Mario Rui nasce una mischia vicino alla porta di Maran, risolta in corner.
Da quel momento i biancorossi paiono un po’ sulle ginocchia mentre il Gubbio appare più tonico e frizzante; al 20′ arriva anche al tiro da fuori con Sandeani che però trova Bressan pronto a bloccare. Maran prova a dare energie nuove sottoforma di Nadarevic, dentro per Rivas e il bosniaco è tra i protagonisti di un’azione che il Gubbio sventa in qualche modo. “Nada” riceve a sinistra una sponda di Granoche e serve al centro Zecchin ma la sua sventola è respinta da Mario Rui in scivolata.
Poco dopo tocca a Guzman che ci prova su punizione ma Bressan intuisce e blocca in due tempi senza problemi: è l’unico lampo del deludente paraguaiano rilevato da Raggio Garibaldi. Alla mezz’ora si rivede Granoche, un po’ isolato nella ripresa: il suo spunto crea un’occasione per Kurtic che – sfiancato da un gran lavoro di interdizione – colpisce malissimo e spreca l’opportunità. Maran affianca al “Diablo” De Luca, togliendo un Neto che ha speso molto, Simoni risponde con Gerbo per Sandreani ma la partita non cambia se non per un’ancora maggiore pressione ospite. Il Varese sceglie allora l’assetto più conservativo, con Damonte a puntellare il centrocampo e Granoche sotto la doccia. Ė la mossa “definitiva” perché il Varese congela la palla, si disimpegna negli scambi e prova anche qualche folata in profondità evitando qualsiasi rischio. L’1-0 evidentemente è scritto e nessuno si sogna di dispiacersi: Maran incamera altri tre punti, il treno playoff ha una carrozza biancorossa.

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Pubblicato il 11 Febbraio 2012
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