L’ultima tripla non entra: la Cimberio si arrende a Roma

Nel finale rocambolesco di Masnago Stipcevic fallisce il tiro della vittoria (76-78). Varese tradita dai lunghi e dagli italiani: playoff più lontani

Quando la palla finisce nelle mani di Rok Stipcevic, libero nell’angolo e pronto al tiro da 3 punti con pochissimi secondi ancora da giocare tutto il PalaWhirlpool si prepara a festeggiare la vittoria a fil di sirena contro Roma. Questa volta però il lieto fine che aveva concluso la partita di sabato scorso a Casale non arriva: il tiro del croato si impenna sul ferro beffando anche Diawara pronto al tap in e a fare festa sono i giallorossi che vendicano così il ko subito all’andata. Il parquet di Varese cade dunque per la seconda volta in stagione (76-78), un crack che rischia di minare anche la maggior certezza della squadra di Recalcati, ovvero la solidità tra le mura amiche.
Certo, il ko non è imputabile a Stipcevic, in più di un’occasione decisivo nel tenere Varese in partita o in vantaggio anche con un paio di canestri pazzeschi. Come non si può ascrivere nulla a Diawara o a Weeden, talvolta pasticcione ma comunque fattore positivo nell’arco della partita. La Cimberio paga per l’ennesima volta una panchina impalpabile e inguardabile: Ganeto e Reati non ne fanno una giusta, Garri si salva solamente a rimbalzo e anche i suoi pari ruolo Talts e Fajardo imbroccano un’altra serata negativa. E se tra i soliti noti stecca Rannikko, le soluzioni per Recalcati si riducono davvero al lumicino: a Casale era andata bene, stavolta invece arriva il disco rosso. Al di là della battuta d’arresto, comunque pesante, c’è da preoccuparsi pensando all’immediato futuro: vero che la zona retrocessione è remota ma i tanto sognati playoff rischiano di allontanarsi ancora. E con queste carenze in organico (comunque la pausa per la Coppa Italia dovrebbe rigenerare le forze) affrontare l’ultimo terzo di regular season sembra davvero una corsa ad handicap.
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COLPO D’OCCHIO – Freddo e diretta tv non sono alleati del botteghino del PalaWhirlpool che presenta qualche vuoto sugli spalti. Dentro all’impianto tutto sommato la temperatura è accettabile nonostante la caldaia sia andata in tilt a metà settimana per il gelo di questi giorni. In tribuna anche un gruppo di tifosi ospiti che hanno superato la barriera nevosa del centro Italia.
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PALLA A DUE – Recalcati e Cavani, da poco subentrato a Lardo, hanno le squadre al completo pur con qualche acciacco. Il coach varesino tiene Stipcevic in panchina alla contesa e manda in regia Rannikko e Weeden con l’irrinunciabile coppia Kangur-Diawara in ala e Talts pivot. Calvani a sua volta non si affida subito al nuovo acquisto Varnado preferendo Slokar sotto canestro. Datome è l’unico italiano titolare.
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LA PARTITA – La Cimberio sceglie la zona già dopo un paio di minuti, difesa peraltro bucata da un assist di Tucker e un tiro di Kakiouzis. Varese replica con la fiammata di Weeden: 5 punti e due ottime difese da cui nasce anche un alley hoop di Rannikko a Diawara per il 12-8. La prima brutta notizia riguarda Talts, al terzo fallo in meno di 5′: al suo posto l’ex Garri. Varese arriva a +7 prima di perdere tre palloni banali (male Reati) e ritrovarsi l’Acea davanti al 10′, 20-23.
Si ricomincia con il controsorpasso di Stipcevic ma poi Varese si infrange su una serie di triple fallite. Il punteggio si anima con canestro assurdo di Crosariol (potremmo definirlo “gancio accompagnato”?) cui risponde il solito Diawara: quando l’ala va a prender fiato tra gli applausi è già a quota 13. Varese sfrutta al meglio un antisportivo (eccessivo) a Datome: parziale di 7-0 con tripla di Weeden e +11 sul tabellone, vantaggio largo ma pure fuoco di paglia. Garri infatti si infrange due volte sul ferro, Roma rosicchia con Mordente e Gordic e le squadre vanno al riposo sul 44-40.
Al rientro in campo si segna poco e si sbaglia parecchio; l’Acea fa appena appena meglio e al 23′ pareggia con Dedic. I pochi punti della Cimberio sono firmati Weeden, costretto a mettersi in proprio e mastino anche in difesa. In casa biancorossa però in troppi rifiutano il tiro, così Roma ne approfitta e passa a condurre con Tucker. Una tripla di Kangur e il dinamismo di Stipcevic – a lungo in panchina – ridanno il vantaggio interno (56-54 al 27′) quando il croato segna tre liberi arrivati con il quarto fallo di Slokar. Nel finale però fioccano gli errori, anche evidenti (Diawara, Ganeto, Fajardo) e una frazione tutt’altro che memorabile si chiude sul 58 pari.

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IL FINALE – Recalcati è costretto a rimettere subito in campo Weeden e Diawara per sostituire Kangur e Ganeto (inguardabile): la scelta dei tre playmaker è ormai dovuta. La Cimberio prima lucra un mini vantaggio (64-62) ma poi subisce i centri di Tucker e il risveglio di Datome: con i suoi 5 punti in fila per Varese si fa grama (64-69). Una giocata importante di Fajardo (canestro e libero aggiuntivo) e un rimbalzo di Diawara riscaldano i tifosi e la mano di Kangur che dall’arco fa 70-69 ma Stipcevic non completa l’opera sbagliando un sottomano. Il croato si rifà da lontano e così si entra negli ultimi 2′ con un punto di vantaggio per i biancorossi. Un canestro allucinante di Rok dà il +3, Gordic sbaglia un libero ma qui si decide gran parte della gara: Diawara infatti trova il ferro da lontano e sul ribaltamento Datome sorpassa dall’arco a 33” dalla sirena. Recalcati si rifugia in timeout ma i suoi sbagliano tutto: penetrazione avventurosa di Weeden e infrazione di 24”. Con 7” da giocare si va al fallo sistematico: Tucker segna i liberi, Weeden fa il primo e sbaglia il secondo e qui capita di tutto. Kangur viene placcato, nessuno fischia fallo ma Gordic mette un piede sulla linea di fondo. Varese ha una rimessa,costruisce un tiro perfetto per Stipcevic ma questa volta la mano del play si inceppa. Il ferro dice no, e Roma può fare festa.

IL TABELLINO

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Pubblicato il 12 Febbraio 2012
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