La Lega attacca: “Il campo sinti si è allargato”

Il carroccio accusa l'amministrazione di essere "buonista tout-court" e contesta anche la perimetrazione prevista dal Pgt in vigore, quello approvato dal PdL. "I sinti si ostinano ad avere uno stile di vita diverso dagli altri"

La Lega Nord torna ad attaccare la comunità sinti e l’amministrazione comunale che ha scelto di non sfrattare i sinti e di avviare un diverso percorso di legalità. Il carroccio accusa anche il Comune di aver accettato l’allargamento del campo: «Dall’analisi del PGT si rileva infatti una perimetrazione alquanto bizzarra» dice il segretario della Lega Sandro Rech, che ritiene che la nuova area è «sicuramente non in linea con le assegnazioni a suo tempo fatte». Una accusa pesante anche perché l’area di sosta temporanea si trova «al confine con area vincolata da Parco del Ticino e con zona agricola». L’accusa del carroccio è in realtà bi-partisan: va ricordato infatti che il Pgt attualmente in vigore è ancora quello predisposto dall’Amministrazione di centrodestra guidata da Massimo Bossi. «Oggi Bossi dice che mai avrebbe consentito la permanenza dei nomadi. Ma chi ha redatto la cartografia del Pgt non ha tenuto conto dei mappali, ma dello stato di fatto. E se si farà un contratto di locazione lo si farà su quella base».

La Lega Nord boccia comunque su tutta la linea il nuovo percorso per il campo Sinti di via Lazzaretto: «La nuova amministrazione “buonista tout court” con le minoranze e gli stranieri e un poco meno con gli autoctoni – dice Rech – ha deciso di risolvere una volta per tutte l’annoso problema di “evitare tensioni e attivare dinamiche di inclusione sociale” stipulando contratti di locazione». La soluzione – scelta secondo l’amministrazione anche per avere uno strumento più rigido nel definire diritti e doveri delle parti – non in grado di “includere socialmente” («parole dell’assessore») un gruppo di persone che «si ostinano a voler portare avanti uno stile di vita che è assolutamente diverso da quello degli altri cittadini». La Lega Nord chiede anche verifiche sul campo Sinti, in particolare «indagini precise e meticolose sulle reali situazioni economiche e “immobiliari” delle famiglie» e se si è valutata l’ipotesi di trasferire i nomadi in altri Comuni dotati di strutture atte al ricevimento dei nomadi. «Con quale spirito e coraggio si dirà ai giovani figli di gallaratesi da generazioni che cercano una casa di rivolgersi al libero mercato mentre per altri si predispongono strutture pubbliche a spese della collettività, permettendo loro di non pagare per anni le bollette e le spese?». Per la Lega è un «ciclo infinito» che va spezzato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Febbraio 2012
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