Neve e freddo, in migliaia senza luce e almeno 10 morti
Nevica da tre giorni sul centro Italia e molti comuni rimangono isolati. Scarseggiano i generi alimentari e i carburanti e per risollevare la situazione si stanno mettendo in moto 10mila trattori della Coldiretti
Auto in panne, strade impraticabili, città isolate, black out, aeroporti chiusi, lastroni di ghiaccio e morti. Non poteva essere peggiore il bilancio dell’ondata di maltempo che sta investendo il nostro Paese. La neve che cade incessantemente da molti giorni, prima al nord e poi al sud, ha messo in ginocchio l’intero Paese paralizzando specialmente i collegamenti. Molti treni sono stati soppressi (e quelli che viaggiano lo fanno con consistenti ritardi) e rimangono ancora chiusi due tratti autostradali in Abruzzo. E infatti è proprio nelle regioni centrali della penisola che, oggi, si registrano i disagi peggiori con Gianni Chiodi, il presidente dell’Abruzzo, che ha dichiarato lo stato di emergenza chiedendo l’intervento dell’esercito mentre a L’Aquila le benzina di ogni distributore è stata precettata dal sindaco per i soli mezzi di soccorso.
Situazione simile anche nelle Marche, dove molti comuni rimangono isolati e nevica incessantemente da 3 giorni. La neve ha generato diversi problemi anche all’erogazione di energia elettrica che, al momento, non arriva ad oltre 84mila utenze e una situazione ben peggiore si registra nell’approvvigionamento di acqua potabile. Nel frattempo, nei piccoli centri del Lazio completamente isolati, i generi alimentari iniziano a scarseggiare e i negozi sono presi d’assalto. A Roma, in particolare, ora non nevica più ma la situazione rimane grave. La città è infatti quasi totalmente coperta da una spessa lastra di ghiaccio e, almeno fino a domani, la circolazione è consentita solo con catene o pneumatici di neve mentre le scuole rimarranno ancora chiuse. Ma mentre la capitale cerca lentamente di liberarsi dalla neve grazie al lavoro di moltissimi cittadini, chi rischia di rimanere sommerso dalla neve è il sindaco Alemanno.
I cittadini romani sono infuriati per la pessima gestione della nevicata prevista da settimane e, mentre Alemanno cerca di scaricare le responsabilità sulla Protezione Civile (con Angelino Alfano che annuncia un’interrogazione parlamentare), la rabbia sale pensando che 300 addetti sono impegnati da questa mattina attorno allo stadio Olimpico per garantire lo svolgimento di Roma – Inter. Adesso, mentre le nevicate si fanno via via più deboli, il rischio rimane il ghiaccio e l’isolamento di molte località. Per cercare di attenuare la situazione, la Coldiretti correrà in soccorso ai comuni con 10mila trattori per liberare le strade dalle coltri nevose mentre, però, corrono le prime voci sulle scorte di sale che starebbero iniziando a scarseggiare. E per la prossima settimana si annunciano nuove precipitazioni, specialmente al nord.
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