“Ripulivano” le auto nei parcheggi di palestre e piscine

Fermati dopo un inseguimento coi carabinieri, i ladri che in una sera hanno rubato in una dozzina di auto tra Mozzate, Tradate e Venegono Inferiore

Avevano sfondato i vetri di almeno una dozzina di auto tra Mozzate, Venegono Inferiore e Tradate. Ed erano pronti a compiere altri furti nelle auto e forse anche in appartamenti se non fossero stati fermati dai carabinieri di Tradate. Il tutto è accaduto mercoledì sera, quando due uomini sono stati visti nel parcheggio della piscina di Tradate a rompere i finestrini di alcune auto, portando via borse e computer dall’interno. Un cittadino, che ha visto agire i due ladri, ha allertato i carabinieri, fornendo anche l’indicazione di aver visto i due allontanarsi a bordo di una Yaris.

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I militari, pochi minuti dopo, hanno avvistato la macchina all’altezza della rotonda di via Albisetti, sulla Varesina ed è scattato l’inseguimento fino alle porte di Gornate Olona, dove era arrivata in auto anche una pattuglia dei carabinieri di Castiglione Olona.
I ladri, forse sentendosi braccati, sono quindi usciti di strada, infilandosi con l’auto nei boschi. Sono quindi scesi dalla Yaris e sono fuggiti a piedi. Uno di loro è stato però fermato dai carabinieri, mentre il complice è riuscito a fuggire. In manette è così finito Francesco Lago, 50enne di Lurago Marinone, con precedenti per furto e rapina. Dovrà rispondere di furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione.

Nell’auto, che è poi risultata essere stata rubata a dicembre a Somma Lombardo, sono stati trovati anche molti attrezzi da scasso, oltre a gran parte della refurtiva di quella sera. Infatti i carabinieri hanno poi ricostruito l’accaduto: i due non avevano solo “ripulito” le auto del parcheggio della piscina tradatese, ma anche quelle del parcheggio della piscina di Mozzate e del parcheggio della palestra di Venegono Inferiore. La metodologia era studiata: sfruttavano l’orario in cui le palestre sono piene di persone che tornano dal lavoro e lasciano in macchina borse e computer.
La refurtiva recuperata ammontava, tra contanti e materiale, a diverse migliaia di euro, tra pc portatiti, chiavette, ipod, ipad, borse, zaini e molto altro. L’uomo ri trova ora nel carcere di Varese, mentre i carabinieri stanno cercando il complice.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Febbraio 2012
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