“Il corpo delle donne” per l’8 marzo di Filosofarti

Il documentario di Lorella Zanardo ha fatto molto discutere: un modo per riflettere sull'uso del corpo, nella giornata della Festa della Donna. Venerdì la lezione magistrale della fotografa Yoshie Nishikawa

Anche Filosofarti celebra l’8 marzo con un doppio appuntamento dedicato al corpo delle donne: giovedì con la proiezione del film documentario "Il corpo delle donne" e venerdì con la lezione magistrale della fotografa giapponese Yoshie Nishikawa, celebre per i suoi ritratti di nudo.

"Il corpo delle donne”, in programma domani, giovedì 8 marzo, alle 21 al teatro delle Arti, sarà accompagnato dal commento del critico cinematografico Angelo Croci, che spazierà anche nelle arti visive: l’evento è inserito nel cineforum, ma anche nella sesta edizione del festival di filosofia Filosofarti a Gallarate (Va), dedicato quest’anno al tema “Il corpo, i sensi”. Un messaggio importante nella giornata internazionale della donna: un documentario che ha fatto molto discutere, della durata di circa 25 minuti, sul ruolo della donna nei media e nella società. Attraverso le immagini curate da Lorella Zanardo, Marco Malfi e Cesare Cantù viene espresso un giudizio sulla visione della donna nella realtà contemporanea occidentale. Angelo Croci ne curerà una breve introduzione e un breve commento, per poi passare alla lettura di un tema pittorico molto presente nella storia dell’arte, quello di Susanna e i vecchioni. Sicuramente un modo molto particolare per riflettere sull’universo femminile nell’immaginario collettivo. Il biglietto di ingresso è al costo di 6 euro. Da sottolineare che per tutta la durata di Filosofarti, fino a domenica 11 marzo, nel foyer del teatro delle Arti di via don Minzoni è anche allestita la mostra fotografica “Le voci del corpo” delle socie del Sestante Fotoclub Sabrina Alabardi, Chiara Ciccocioppo, Ida D’Angelo, Rosi Giani, Magda Longbardo, Elisa Lovati e Lorenza Vanolo.

E se con il cineforum delle Arti si parla della visione della donna nella realtà contemporanea occidentale, sempre domani, giovedì 8 marzo, alle 17,45 al centro olistico Opale di piazza Risorgimento sarà invece uno dei massimi esperti di indologia in Italia, Giuliano Boccali, a tenere una lezione magistrale sul tema “Corpo e sensi nella cultura indiana: fra distacco e passione”. La considerazione del corpo, dei sensi e anche delle emozioni appare nella cultura indiana soggetta a prospettive filosofiche e religiose contrastanti: dalla condanna radicale di questi aspetti come causa di regresso spirituale, alla loro valorizzazione come mezzi insostituibili di sviluppo e di libertà. Sul piano teorico o etico le valutazioni sono quindi molto contraddittorie; ma la sensibilità indiana diffusa, per esempio letteraria ed estetica, si pronuncia senza eccezioni per l’attenzione cosciente e per l’amore incondizionato alle forme infinite della manifestazione. Il tema della lezione sarà svolto con numerosi riferimenti diretti a testi sia hindu sia buddhisti come pure attraverso esempi dai capolavori della letteratura classica che riflettono l’affinatissima educazione dei sensi coltivata in India. Giuliano Boccali si è laureato presso l’Università degli Studi di Milano nell’aprile del 1970 ed è attualmente professore ordinario di Indologia. Alla concentrazione esclusiva su questo campo di studi è giunto circa vent’anni or sono, dopo un lungo periodo di attività prevalentemente dedicata alla linguistica indoeuropea e in particolare alla Filologia iranica, disciplina che ha insegnato per quindici anni circa, a Venezia (1973-1983) e poi a Milano come professore associato (1983-1987). Come indologo ha insegnato all’Università degli Studi di Venezia “Ca’ Foscari” dal 1987 al 1997, tenendo anche il corso di Religioni e filosofie dell’India. Chiamato a Milano nel 1997, sull’insegnamento che era stato del suo Maestro, Vittore Pisani, ha tenuto per un decennio anche il corso di Lingua e letteratura sanscrita. I suoi studi sono rivolti alla letteratura indiana classica (kāvya), in particolare al problema della sua genesi e della relazione con Mahābhārata e Rāmāyaṇa, i grandi poemi epici tradizionali. Fra i temi del kāvya approfonditi, in particolare si trovano l’amore e le descrizioni naturali; queste ultime sono studiate anche nella loro relazione con i sentimenti estetici (rasa) che la teoria classica indiana prevede e classifica nelle opere letterarie e teatrali. L’estetica sia letteraria sia figurativa rappresenta un altro dei campi privilegiati dell’indagine; vi si è aggiunta, negli anni più recenti, la ricerca sullo status delle passioni nella cultura indiana tradizionale. Molto intensa anche l’attività di traduttore di opere che sono fra i capolavori della letteratura indiana classica. Tra le principali pubblicazioni ricordiamo: Poesia d’amore indiana. Nuvolo messaggero, Centuria d’amore, Le stanze dell’amor furtivo (Marsilio, 2002); Le virtù dell’inerzia (con A.Sparzani) (Bollati Boringhieri, 2006); Poesia indiana classica (con S.Lienhard) (Marsilio, 2009); Suggestioni indiane (Laterza, 2009).

La giornata dell’8 marzo per Filosofarti vedrà anche alle 9,30 al teatro delle Arti la lezione magistrale di Franco Trabattoni “Corpo e eidos: Venere terrestre e celeste in Platone”, che introdurrà alle 10,30 lo spettacolo teatrale della compagnia Carlo Rivolta-Davide Grioni “Il Simposio” di Platone, nella versione scenica di Rivolta e Nuvola de Capua, con orchestra diretta da Alessandro Lupo Pasini (ingresso 9 euro). Lo stesso programma, con la lezione magistrale di Trabattoni e il seguente spettacolo, si svolgerà anche venerdì 9 marzo alle 9,30 e alle 14,30.
Franco Trabattoni si è laureato in filosofia presso l’Università degli Studi di Milano nel 1980 e dal 1981 al 1996 ha insegnato materie letterarie, storia e filosofia nei licei. Già ricercatore presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, dal 2002 diviene professore associato di Storia della Filosofia Antica presso il medesimo Dipartimento dove dal 2005 è professore straordinario dal 1° marzo 2005 e dal 2008 professore ordinario. Tra i suoi scritti, Scrivere nell’anima. Verità, dialettica e persuasione in Platone, Firenze, La Nuova Italia 1994, pp. XII-396 (CLIV). Edizione digitale a cura di Simona Chiodo: http://www.unimi.it/cataloghi/filarete/scrivere.pdf, Platone, Fedro; Platone, Roma, Carocci Editore, Oralità e scrittura in Platone, Milano, La filosofia antica. Profilo critico-storico, Roma, Carocci Editore e per la medesima casa editrice Platone, 2009. Il suo lavoro più recente verte su Studi sui rapporti tra Platone e Rorty, Heidegger, Gadamer, Derrida, Cassirer, Strauss, Nussbaum e Paci, Vita e Pensiero, Milano 2009.

Gli altri appuntamenti di venerdì 9 marzo prevedono alle 15,15 all’Università del Melo di via Magenta il cineforum con “La morte ti fa bella” di Robert Zemekis, introdotto da Gabriele Illarietti. Alle 17,30, a Proscaenium – Progetto danza il laboratorio di danza creativa di Paola Medeghini “Sentirsi danzare”, proposta di danza rivolta a qualsiasi persona interessata, prenotazioni al numero 339.2791645.

In serata, alle 21,15, al museo Studi Patri di via Borgo Antico lezione magistrale della fotografa giapponese Yoshie Nishikawa, che in quella sede espone, a cura del Sestante fotoclub, la mostra fotografica “Petali d’Oriente”. La fotografa Yoshie Nikishawa nasce a Sapporo (Giappone) nel 1959, dopo la laurea presso l’università d’arte Ootani di Sapporo, nel 1982, si trasferisce a San Fransisco (USA) a specializzarsi in “The Fine Art of Photography” presso la San Francisco Academy of Art College. Dopo la laurea presso l’università d’arte di Ootani di Sapporo, nel 1982, Yoshie si è trasferita a San Francisco specializzandosi in “The Fine Arts of Photography” alla Francisco Academy of Art College. Nel 1983, alternandosi con vari masters presso la medesima università, comincia la sua carriera fotografica, come free-lance. Ha all’attivo varie collaborazioni con importanti editori, aziende e agenzie fotografiche di Tokio. In campo pubblicitario ha affiancato numerosi brand internazionali come Ferrari, Xenia Gioielli, Harrods, Sony e ha pubblicato servizi fotografici su diverse riviste di case editrici come Condè Nast, Rizzoli, Mondadori, Hashette. Inoltre, ha costantemente alternato l’attività professionale con una propria ricerca personale esponendo i suoi lavori in vari spazi espositivi in Italia e in Giappone. Attualmente alcuni suoi scatti sono esposti anche nella collettiva alla Triennale di Milano.

Da segnalare alle 20 di venerdì 9 marzo anche la serata gastronomica con una “cena sensoriale” di degustazione alla riscoperta dei sapori e dei relativi elementi percettivi al ristorante Saperi e Sapori dell’istituto Falcone di via Matteotti (contributo di partecipazione 30 euro). Un’originale cena “per il palato e per la mente” proposta dagli studenti dell’alberghiero con piatti che prevedono elementi non amalgamati, che possono essere abbinati per affinità o per contrasto, sollecitando dunque percezioni anche discordanti tra loro. Per prenotarsi è necessario telefonare ai seguenti numeri: 0331 774605 – 0331 777189, oppure bisogna inviare una mail a: ipcalberghiero@virgilio.it.

Intanto si ricorda che sono aperte le prenotazioni per il grande spettacolo conclusivo di domenica 11 marzo alle 15 al teatro Condominio Vittorio Gassman, con in scena “Pierino e il Lupo”. Uno spettacolo di teatro/danza a cura dell’associazione culturale Progetto Danza – Proscaenium e dell’istituto superiore di studi musicali Puccini, con la partecipazione di Nanni Svampa (ingresso 10 euro, prenotazioni al numero 347.5052978).

Tutte le informazioni sono anche al sito www.filosofarti.it, oltre che ai link dal sito www.teatrodellearti.it.

Gli scritti dei relatori saranno in visione e in vendita nelle librerie del centro di Gallarate: Carù, Rinascita e Biblos.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Marzo 2012
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