L’Ipc Falcone diventa “laboratorio” di risparmio energetico

Parte il progetto “TeachTwo” che coinvolge scuole italiane, greche e lettoni nell’analisi dei consumi allo scopo di ridurre gli sprechi ed educare ad una più consapevole gestione delle risorse

“In che classe sei?”. Una domanda che, all’istituto “Falcone”, può non sottintendere la sezione di appartenenza, ma piuttosto la categoria energetica del proprio edificio scolastico. La scuola gallaratese, infatti, è stata scelta come partner del progetto TeachTwo, promosso dalla Comunità Europea attraverso il programma trasnazionale “Leonardo”. Al suo fianco due aziende (Ecoazioni che è anche coordinatrice del progetto e la britannica Swea), il ministero dell’istruzione lettone e un ente governativo greco. Grecia, Lettonia e Italia, infatti, sono i tre Paesi protagonisti del progetto, il cui scopo è coinvolgere presidi, docenti e studenti nell’analisi, nella valutazione e nel risanamento energetico degli edifici scolastici. In pratica, ragazzi e insegnanti sono chiamati a farsi osservatori critici degli spazi in cui passano buona parte della loro giornata, così da promuoverne una gestione più oculata dal punto di vista energetico. Il “Falcone”, da questo punto di vista, è sicuramente una delle scuole più moderne d’Italia: «Si pensi, per esempio, ai pannelli fotovoltaici montati sul tetto. Per questo siamo stati scelti come partner del progetto e ambasciatori, in qualche modo, di una cultura del risparmio energetico diretta alle scuole», spiega la professoressa Fausta Zibetti, una delle referenti di “TeachTwo” per l’istituto gallaratese.

Ora, dopo un primo convegno di apertura che si è tenuto a Roma lo scorso dicembre, il progetto entra nel vivo. Il primo appuntamento è in programma venerdì dalle 9 alle 13.30 nell’aula conferenza dell’istituto di via Matteotti 4. Al tavolo dei relatori, oltre alla dirigente del “Falcone” Carmela Locatelli, siederanno anche Giuseppe Colosio, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia e Claudio Merletti, direttore dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese. «All’incontro parteciperanno altre 4 scuole coinvolte nel lavoro di analisi: si tratta dell’Isis Carlo Volontè di Luino , dell’Itas G. Mendel di Villa Cortese, dell’Its Gentileschi di Milano, dell’Iis Lunardi’ di Brescia. In una seconda fase gli istituti coinvolti potranno raggiungere il numero massimo di venti – spiega il professor Vito Ilacqua, anche lui referente del progetto per il “Falcone” -. Massimo Bastiani, presidente di Ecoazioni, docente presso l’università “La Sapienza” di Roma ed esperto valutatore della Commissione Europea per il V e VI Programma Quadro per la DG TREN, presenterà la metodologia di analisi energetica e i relativi test che saranno proposti ai ragazzi per sperimentarne direttamente l’efficacia, prima di affidarli alle scuole che collaboreranno al progetto».

Dopo questo incontro, a partire dal prossimo anno scolastico, la parola passerà agli studenti coinvolti: «Infatti le scuole che hanno aderito inseriranno il progetto TeachTwo nel loro piano di offerta formativa per il 2012/2013 – spiega Zibetti -. I ragazzi dovranno rispondere a tre tipi di test: uno sulla loro percezione dell’ambiente, uno sulla misurazione effettiva di alcuni elementi come, per esempio, calore, luce, polvere nell’aria e uno sull’elaborazione critica dei valori registrati. I dati così raccolti verranno messi a confronto tra loro e con la situazione generale europea. Bruxelles, poi, solleciterà gli enti locali che costruiscono e gestiscono gli edifici scolastici perché intervengano laddove saranno stati segnalati sprechi energetici o anomalie».
«Con il progetto TeachTwo l’Europa ha anticipato le decisioni dell’attuale Governo, che proprio lo scorso 27 gennaio ha approvato un piano per l’edilizia scolastica volta a modernizzare gli stabili e ad ottimizzarne i consumi – conclude il professor Ilacqua -. Tutte le scuole dovranno rispettare determinati parametri energetici e tutti dovranno imparare a gestire le risorse in maniera oculata. Ecco, dunque, un’altra delle finalità di TeachTwo: non solo raccogliere dati, ma soprattutto sensibilizzare gli studenti e, di conseguenza, le loro famiglie ad un uso più consapevole dell’energia, per ridurre i costi e limitare lo sfruttamento delle risorse naturali, a scuola così come in ogni altro ambiente».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Marzo 2012
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