25 aprile senza Angioletto Castiglioni, il testimone passa a studenti (e militari)

La prima festa della liberazione senza il partigiano bustocco è stata segnata dal protagonismo dei giovani e dei militari della NATO di Solbiate. Ma c’è chi non ha gradito la scelta

E’ il primo 25 aprile senza Angioletto Castiglioni e la sua assenza si è sentita sotto molti aspetti. Esattamente un anno fa, con una cerimonia ufficiale il sindaco Gigi Farioli intitolava la piazzetta del tempio civico al partigiano bustocco ed è proprio quel luogo ad aver animato le celebrazioni ufficiali. «Sognavamo da tempo un percorso che non fosse solo metaforico e che unisse la memoria della città -ha detto il sindaco Farioli dopo la messa all’interno del Tempio Civico- e oggi quel sogno si realizza».
Il centro di Busto, infatti, è da qualche tempo collegato da un filo rosso che «non a caso si chiama via Fratelli d’Italia» unisce il Tempio Civico a piazza Trento dove, proprio davanti al liceo artistico (punto di concentramento dei rastrellamenti in città, ndr), oggi svetta il monumento ai caduti.
«Da quest’anno poi -continua Farioli- abbiamo voluto che fossero i giovani ad essere i protagonisti» e non a caso sono stati proprio gli studenti di diversi istituti superiori cittadini ad invitare alla riflessione con pensieri, racconti e testimonianze.
Ma la novità di quest’anno non è stata solo la presenza di molti ragazzi ma anche di militari. La caserma della NATO di Solbiate ha infatti partecipato alle celebrazioni con una delegazione di uomini in divisa che, come ricorda il generale De Feo, hanno pagato un ingente conto alla seconda guerra mondiale con «oltre 87mila militari italiani morti».
Ed è sempre il primo cittadino a ringraziare per la presenza degli uomini della NATO perchè «oggi qui c’è una delegazione composta da 15 nazionalità diverse che un tempo non troppo lontano combattevano le une contro le altre». Oggi, invece, militari che un tempo combattevano su fronti opposti si sono unite animate dal fatto che «libertà e democrazia non si difendono arroccandosi negli errori del passato», chiosa Farioli.
La scelta della presenza dei militari però non è andata giù al comitato antifascista che ha protestato durante tutta la celebrazione e -forse sarà stato un caso- la corona commemorativa dell’Anpi e della brigata Alfredo di Dio è stata “dimenticata” all’interno del tempio civico e portata ai piedi del monumento ai caduti solo in un secondo momento, dopo la deposizione ufficiale.
In molti hanno poi notato che durante la mattinata non è stato previsto alcun intervento da parte dell’Anpi.
A concludere le celebrazioni di questo 25 aprile è stata l’intitolazione dell’aula magna del liceo artistico Candiani proprio ad Angioletto Castiglioni. Sono stati i ragazzi del laboratorio teatrale dell’istituto a mettere in scena un entusiasmante spettacolo (estratto da una performance ben più lunga che andrà in scena il 25 maggio al teatro Sociale) sulla vita del partigiano che è stato celebrato da un lungo applauso e da qualche lacrima.

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25 Aprile a Busto Arsizio 4 di 21
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Pubblicato il 25 Aprile 2012
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