Abbondanza: “Non faremo le comparse”

I due coach presentano la sfida tra Yamamay e MC-Carnaghi che deciderà il campionato. Parisi: “Conta solo quello che abbiamo in testa”. E l’ex Carocci: “Non sono dee, possono sbagliare”

Terzo anno di fila per Villa Cortese in finale scudetto, per la prima volta decisamente da sfavorita: il pronostico è tutto per la Yamamay, fin qui regina incontrastata della stagione. Marcello Abbondanza lo sa, ma non si tira certo indietro: “Noi intanto ci siamo, abbiamo avuto la capacità di rimanere ad alto livello nonostante tutto. Il primo anno siamo stati fermati dall’infortunio di Aguero, il secondo abbiamo lottato fino all’ultimo, ma la legge dello sport dice che qualcuno deve perdere. Quest’anno ci riproviamo e non andremo certo in finale a fare le comparse”. L’infortunio di Havelkova potrebbe facilitare un po’ il compito alle biancoblu: “È un grande giocatore e la sua eventuale assenza peserà, ma noi non siamo certo miracolati, abbiamo i nostri bei problemi”. Infine un appello ai tifosi: “Spero che la gente abbia l’intelligenza di capire che questo è solo sport e venga al palazzetto per divertirsi e godersi la finale”.

Luna Carocci, ex di turno, è alla sua prima finale, dopo essere stata eliminata lo scorso anno proprio da Villa: “Non partire da favorite – dice il libero – può essere un vantaggio, di certo loro avranno più tensione addosso, dato che vogliono vincere a tutti i costi per completare questo “triplete” di cui parlano tanto”. La MC-Carnaghi può contare su seconde linee affidabili, tra cui la stessa Luna: “Non è detto che la loro panchina sia inferiore, solo che hanno avuto poche occasioni di sfruttarla. Per esempio Meijners sta facendo bene, nonostante l’assenza di un punto di riferimento come Helena: credo che i piccoli cali che hanno avuto non siano dovuti all’infortunio ma a un po’ di stanchezza generale”. La ricetta per affrontare la finale: “Dovremo essere ancora più ciniche e ricordarci che loro una partita sottotono possono anche farla, non sono mica dee”.

Carlo Parisi non sembra per nulla preoccupato dalla prospettiva della sfida: “Ci fosse stata Bergamo, sarebbe stato comunque un derby – sorride il coach della Yamamay – ma è giusto che sia passata Villa Cortese, perché dopo la sconfitta in Supercoppa hanno dimostrato di essere superiori, sia in Champions sia in campionato”. Il fatto che nessuno nel clan biancorosso abbia mai disputato una finale potrà influire? “Sono pensieri che non passeranno di certo per la nostra testa. La squadra in questa stagione ha dimostrato di avere le carte in regola per affrontare impegni importanti. Dalla Coppa Italia in avanti tutti ci hanno considerato la formazione da battere e questo ci ha reso le cose più difficili, abbiamo dovuto spendere fatica ed energie ma siamo arrivati fin qui. Ora dobbiamo concentrarci sui noi stessi, perché conterà solo quello che abbiamo in testa e le motivazioni con cui ci presenteremo”. Chiusura sulle condizioni di Havelkova: “Sarà difficile vederla in campo dall’inizio in gara 1, ma la serie è lunga ed Helena potrà rendersi molto utile. L’importante è recuperarla al meglio”.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 06 Aprile 2012
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.