Arriva la stretta contro chi viaggia in treno senza biglietto
Da lunedì 14 maggio tutti i giorni, dalle 10 alle 15, partirà la sperimentazione della chiusura in uscita dei tornelli di Milano Cadorna
Stretta contro chi viaggia senza biglietto. Da lunedì 14 maggio tutti i giorni, dalle 10 alle 15, partirà la sperimentazione della chiusura in uscita dei tornelli di Milano Cadorna. Trenord intensifica, dunque, la lotta contro il fenomeno dell’evasione perpetrato quotidianamente sui treni della Lombardia che ogni anno determina, per l’azienda, un mancato introito di 40 milioni di euro.
In questa prima fase, i tornelli saranno chiusi nella fascia di morbida. Successivamente la sperimentazione sarà estesa anche alle stazioni di Milano Bovisa, Milano Domodossola e del Passante ferroviario.
Per uscire dalla stazione, quindi, sarà necessario utilizzare ai tornelli il titolo di viaggio; qui gli addetti ai varchi saranno a disposizione dei clienti per fornire loro assistenza e informazioni.
I passeggeri sprovvisti di titolo di viaggio dovranno sempre presentarsi in prima carrozza per regolarizzare la propria posizione con il capotreno. Chiunque fosse sprovvisto di titolo di viaggio dovrà regolarizzare la propria posizione pagando, ai controllori posti ai varchi, una sanzione oltre all’importo del biglietto.
Questa iniziativa rientra in un più ampio progetto, per fronteggiare l’evasione tariffaria, avviato due anni fa con l’attivazione dei 235 varchi delle stazioni del Passante milanese e delle altre stazioni urbane con tornelli elettronici. Si tratta del primo tassello di un più ampio progetto che porterà nei prossimi anni alla chiusura in uscita di tutte le “stazioni porta” di Milano, nell’ambito del nuovo sistema di bigliettazione elettronica per la cui implementazione è già stata bandita una gara.
«Un piccolo cambiamento nelle abitudini dei viaggiatori che nasce dalla necessità di fronteggiare il fenomeno dell’evasione tariffaria – ha dichiarato Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord –. Si tratta di una pessima abitudine che ogni anno non solo costa all’azienda oltre 40 milioni di euro, soldi che potrebbero essere reinvestiti in qualità e servizi, ma danneggia anche i clienti che rispettano le regole. Vogliamo attestarci, d’altro canto, alle migliori esperienze europee, dove la chiusura in uscita delle stazioni ferroviarie è una pratica comune da molti anni».
I passeggeri verranno informati attraverso una comunicazione mirata a bordo treno e, nelle stazioni, mediante monitor video, annunci sonori e My Link Staff. Messaggi dedicati anche ai profilati al servizio gratuito via sms e Twitter.
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