Bossi: “Ho sbagliato a portare i figli in politica”

La delusione del leader per i soldi del partito finiti in tasche sbagliate. I nuovi amministratori della Lega adesso devono fare chiarezza e chi ha preso denaro dovrà restituirlo

bossi gemonio«Mi sono messo a piangere, poi ho smesso perché ho visto che piangevano tutti». Così Umberto Bossi (nella foto fuori casa sua venerdì mattina) ha commentato le sue dimissioni in una intervista al Tg4-Tgcom24. «Le indagini – ha aggiunto – porteranno a controllare tutto. Io non avevo nessuna voglia di star lì perchè è giusto che ci sia mano libera per lavorare. Io ero solo d’intralcio, era inutile per me restare. Sono andato al consiglio, nessuno mi ha chiesto le dimissioni ma mi sembrava doveroso farlo».

Sono le ultime parole di Bossi davanti alle telecamere, ieri sera, a Mediaset. Bossi ha anche aggiunto che chi ha usato soldi i maniera scorretta li dovrà restituire. Non ha fatto direttamente riferimento ai figli, ma ha ammesso che il tesoriere Belsito ha creato un «pasticcio».

Nelle ricostruzioni dei giornali di oggi spicca quella del Corriere della sera. Secondo il quotidiano di via Solferino, il leader durante il consiglio federale ha detto le seguenti parole: «Mi avete preso per il culo. Ma la cazzata più grande l’ho fatta io, tutta da solo: non avrei dovuto far entrare i ragazzi in politica». Bossi ha anche detto, ieri, che si voleva colpire la sua famiglia per colpire la Lega, ma a quanto pare ha anche guardato in maniera più critica a quanto accaduto nel suo entourage in questi anni. Forse non tutti gli hanno detto la verità ed è proprio quanto emerge dalle intercettazioni, soprattutto nell’incredibile telefonata tra la segretaria della sede leghista di via Bellerio Nadia Dagarada e il tesoriere Francesco Belsito, in cui la donna dice chiaramente che i soldi del partito vengono utilizzati per foraggiare le spese dei figli di Bossi. “Li manteniamo noi”.

I figli Renzo Bossi e Riccardo Bossi hanno dichiarato di non aver preso una lira ma dalle intercettazioni risulta il contrario. Si parla di avvocati pagati, macchine, ingiunzioni, persino i costi dei diplomi, che normalmente si conseguono studiando ma in questo caso sembrerebbe diverso. Secondo le ultime indiscrezioni tuttavia ci sarebbe un faldone sulla famiglia e delle carte sarebbero state prese da Renzo e portate a casa a Gemonio.  

Bossi ha però lasciato un mandato chiaro al partito, ai triumviri e al tesoriere Stefano Stefani. Devono controllare tutto, voce per voce, e andare a cercare chi ha intascato soldi. La sua decisione di farsi da parte «per non essere d‘intralcio» potrebbe essere stata presa per favorire un repulisti che non tenga conto delle parentele. «In Lega chiunque sbaglia paga, qualunque nome porti» è un’altra delle cose che ha detto. Resta da capire se i tre colonnelli che da oggi guidano la Lega avranno il coraggio di accusare i figli di Bossi, una mossa che potrebbe portare a nuove spaccature.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Aprile 2012
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