Cimberio, vittoria di rincorsa a Biella

Sotto per tutto il match i biancorossi acciuffano la parità nel finale dei tempi regolamentari. Poi si scatena Goss che firma il successo esterno (82-89): ottavo posto raggiunto

Sarà l’aria del Piemonte, sarà il profumo di playoff, sarà l’adrenalina a mille, fatto sta che la Cimberio espugna anche Biella un po’ come era accaduto a Casale. E cioé con un tempo supplementare (82-89) da cuore in gola dopo aver giocato maluccio in precedenza (diciamo anche male in certi frangenti) ma pure dopo aver rimesso in piedi il match nel momento più delicato. Ma a decidere il match è stato quello che a Casale non c’era, Phil Goss: l’americano arrivato due settimane fa è stato letteralmente dominante nel tempo supplementare quando ha segnato 10 punti (15 negli ultimi 15’…) con cui Varese ha ricacciato indietro ogni assalto di Biella.
Proprio Goss può quindi essere (come si sperava) l’arma in più in questa rincorsa alla qualificazione playoff che occuperà Varese nelle sei gare che mancano da qui al termine della stagione regolare. I biancorossi hanno “saltato” Avellino e respinto Roma: ora occupano l’ottava piazza (ultima utile per la griglia-scudetto) ma non si devono accontentare. Bologna per esempio è caduta a Venezia e il gruppone delle seste è a soli quattro punti: se è vero che bisogna obbligatoriamente pensare a una gara per volta (e sabato prossimo in casa con Pesaro varrà doppio) è altrettanto giusto dare un’occhiata d’insieme al plotone impegnato nella volata. Per rilanciare l’azione al momento giusto.
Per vincere in casa dell’Angelico, Varese ha avuto bisogno di un’impresa nel finale perché i piemontesi avevano meritato a lungo il successo; avanti fin dalla contesa Biella era riuscita a resistere bene al primo ritorno ospite (-4 verso la fine del terzo periodo) risalendo a +10 al 30′. Nel quarto decisivo però la scelta della zona da parte di Recalcati si è rivelata arma decisiva così come le triple (5/8 nell’ultimo parziale) e l’apporto di Diawara (22 punti) fischiatissimo dai tifosi di casa. Il primo pareggio è così sbocciato a mezzo minuto dal 40′ quando la Cimberio ha fatto le prove generali della vittoria; poi nell’overtime la difesa ha dato un bel contributo e Goss ha impallinato una Angelico ormai fuori da ogni discorso playoff.

COLPO D’OCCHIO – La giornata di Pasquetta porta al palasport di Biella, ultimo nato tra quelli della Serie A, un pubblico importante: quasi 4000 i presenti, caldi fin dall’inizio; buona la rappresentanza varesina sia in curva, sia nel settore dietro alla panchina di Recalcati. Prima del via il ricordo di Sauro Bufalini, grande pivot della Ignis e della Nazionale.

PALLA A DUE – Recalcati ha recuperato Garri, assente nelle ultime due occasioni, e l’ex di turno è quindi pronto a giocare. In quintetto però sottocanestro ci va Fajardo (altro ex) coadiuvato da Diawara e Kangur. Sono invece Rannikko e Goss le guardie che fronteggiano il duo americano Pullen-Coleman.

LA PARTITA – É una Cimberio troppo monocorde quella che inizia la partita: i biancorossi si accontentano di provarci da lontano e, causa mano fredda, pagano dazio a un’Angelico più concreta. Ecco perché Biella scappa 9-2 al 5′, quando Recalcati dà il via alle sostituzioni: prima tocca a Stipcevic, poi a Reati e Talts, perché Fajardo sbaglia di tutto. Il nuovo assetto funziona e le triple di Reati e Kangur spingono Varese sino al -2, poi Chessa buca la zona per il 19-14 del 10′.
Anche al via del quarto successivo però la Cimberio si fa sorprendere e permette alla squadra di Cancellieri di scappare con Coleman (tripla) e Jurak anche Talts ha un discreto impatto, almeno nel creare maggior spazio per Diawara. Dall’uovo rossoblu esce però la sorpresa Chessa che da fuori punisce la Cimberio e permette ai suoi di condurre con un discreto margine (31-23 al 15′). Recalcati deve anche togliere Goss con tre falli e patire una tripla di Pullen, anomimo fino a questo punto; Varese sta a galla con Stipcevic (foto Pallacanestro Varese) e Fajardo, ben servito da Rannikko ed è sotto 41-34 all’intervallo.
Se i primi 20′ erano stati sotto la sufficienza per la Cimberio, l’avvio del terzo periodo è ancora peggio: Varese resta a secco per 2′, segna una tripla con Diawara ma dall’azione successiva torna ad affondare con errori marchiani in difesa. Il time out di Recalcati arriva nel momento peggiore (52-37) e serve a riprendere il match per i capelli; il primo a produrre punti è Stipcevic anche se Miralles continua a essere un problema per Talts (al quarto fallo) pur sbagliando troppo in lunetta. Esce anche Kangur dopo un errore raccapricciante, dentro Diawara che con Stipcevic e (era ora!) Goss ritrova la scia (56-50). Biella sembra impaurita, i liberi di Garri valgono il -4 ma Diawara non capitalizza il possesso seguente e permette a Soragna e Pullen di tornare a spingere (63-53 al 30′).

QUARTO PERIODO – Miralles brutalizza Fajardo in area per il -14 che sembra una litania funebre per Varese ma non è così: una tripla fuori ritmo di Diawara (l’attacco infatti continua a mancare di fluidità) e l’unico sprazzo positivo di Fajardo scuotono la Cimberio che segna il -6 con Kangur in contropiede e supera indenne un fallo antisportivo dello spagnolo su Jurak. L’Angelico si inceppa in più occasioni, subisce un canestro rovesciato di Goss (69-66) e si rifugia in time out. Al rientro segna Pullen, poi per otto azioni il tabellone non si muove: la sensazione è che la prima squadra a sbloccarsi può fare il colpaccio e così è. Goss infatti inventa una tripla impossibile, Biella sta avanti solo con un libero di Coleman e viene raggiunta da un’altra tripla di Phil. Kangur poi, sempre da lontano, risponde alla bomba di Pullen e Varese ha addirittura la palla del sorpasso nel finale ma non riesce a spuntarla: è overtime sul 75-75.

IL SUPPLEMENTARE – Qui Goss sale letteralmente in cattedra: segna il primo vantaggio esterno con due liberi, trova il jump del +4 dopo un errore di Stipcevic e da qui in avanti Varese non si farà più sorpassare. Biella ci prova con Pullen prima e con una tripla spaziale di Chessa che vale l’80-81 e che punisce una Cimberio troppo intenta a giocare con il cronometro. Goss decide allora di rompere la difesa avversaria in penetrazione e sigla due canestri (inframezzati da quello di Jurak) che costringono la squadra di casa ad attaccare all’arma bianca. Così quando Pullen è sfortunato dall’arco (palla che gira sul ferro ed esce) per Varese è quasi fatta; manca solo di aggiungere freddezza in lunetta e allora ci pensa l’accoppiata Goss-Rannikko che non sbaglia i liberi della vittoria. Nel settore dei tifosi varesini scoppia la festa: Diawara e Goss – eroi di giornata – escono a braccia alzate come Boonen sul traguardo della Parigi-Roubaix. Ma questo campionato è più simile a un Giro d’Italia: per l’obiettivo fissato mancano ancora sei tappe.

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Pubblicato il 09 Aprile 2012
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