Don Pino Ballabio diventi beato

L'associazione che porta il suo nome ha chiesto l'avvio della procedura di verifica per la beatificazione del prete che realizzò il centro familiare Santo Stefano. Il sacerdote è ancora molto amato e conosciuto

Don Pino Ballabio diventi beato. L’associazione che porta il suo nome ha annunciato alla stampa la volontà di avviare il percorso di postulazione per il prete che ha realizzato il centro familiare Santo Stefano a Olgiate Olona. Don Pino è nato a Milano nel 1933, è stato coadiutore nel comune della valle Olona dal 1958 al 1977 per poi essere parroco di Caronno Pertusella fino alla morte per malattia nel 1990. Il suo ricordo è ancora vivo in molti fedeli che pregano il suo nome da oltre 20 anni. 

Per questo lo scorso 12 marzo Francesca Consolini, a nome dell’associazione don Pino Onlus, ha presentato al cardinale Angelo Scola il "libello semplice" con il quale si chiede alle autorità dell’Arcidiocesi di Milano di iniziare una verifica sull’opportunità di iniziare i procedimenti per la beatificazione a favore di don Pino Ballabio. L’associazione, nata nel 1998, si era proprio costituita con l’intento di far conosere l’opera di don Pino e gli insegnamenti che ha lasciato nelle comunità dove ha operato. Solo due anni dopo, infatti, nel 2000 viene dato alle stampe il libro "Il sorriso di Gesù", prima biografia dedicata al prete milanese. Dai 1500 libri venduti arrivano i primi fondi per le missioni finanziate, ancora oggi, dall’associazione: la prima è Jaderlandia in Brasile, iniziata proprio da don Pino grazie ad un suo lascito, poi è arrivato il Kenia dove vive e opera una suora amica di don Pino.
Perchè promuovere la postulazione? L’associazione precisa che l’intenzione non è solo quella di mettere don Pino su un piedistallo ma l’occasione per lasciare una testimonianza, specialmente in tempi difficili come quelli attuali, che servisse a tanti potendo così tramandare gli insegnamenti di un uomo che con il suo modo di essere ha fatto del bene per gli altri con spirito evangelico. Il tutto, assicurano dall’associazione, verrà fatto senza togliere un solo euro ai progetti finanziati dall’associazione. 

Per la postulazione, dicono ancora i membri dell’associazione, serve tanta fede e tanta pazienza ma anche testimonianze di gente che prega don Pino, che chiede aiuto alla sua figura, non necessariamente un miracolo. L’associazione sta già raccogliendo queste testimonianze, anche al di fuori dei confini territoriali. Durante la presentazione alla stampa è stato raccontato il caso di due bambini malati di tumore che erano nella stessa stanza d’ospedale a Torino e che sarebbero guariti in seguito alle preghiere di don Pino, quando era ancora in vita. L’associazione sta aspettando le cartelle cliniche per poter documentare quello che sembrerebbe un miracolo eseguito da don Pino.


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Aprile 2012
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