Due proposte per le festività pasquali

Il sole catturato da Giugi Bassani alla stazione di Luino e la mostra di Candido Lazzarin a Palazzo Verbania, così Luino ingolosisce turisti e appassionati d'arte

 Per le festività pasquali due le proposte a Luino: presso Palazzo Verbania di Luino, in mostra alla stazione internazionale l’installazione di Giugi Bassani “Ho catturato il sole” e a Palazzo Verbania “L’anima sacra e l’anima profana di Candido Lazzarin”. La Luce del Sole illumina il Salone Doganale della Stazione Internazionale sino al 29 aprile con un’opera dell’artista Giugi Bassani che accoglie i viaggiatori che quotidianamente affluiscono nel luogo meta di viaggi internazionali.  A Palazzo Verbania, “L’anima sacra e l’anima profana di Candido Lazzarin” sino al 10 aprile si esprime con simboli religiosi universali dell’essere umano, ma anche animali e creazioni dell’artista. Piante di ulivo racchiuse in grate argentee che sostengono croci a sottolineare la pace armonica che accompagna il sacrificio cristico. Si ringraziano il curatore della mostra Bruno Soranzo e Gabriella Badi per la collaborazione.

“Ho catturato il sole” un’istallazione unica e molto particolare patrocinata dalla Città di Luino e dalla Provincia di Varese; posizionata sulla pavimentazione con un diametro di otto metri, l’opera è composta da circa 4000 farfalle disposte circolarmente realizzate con carta gialla, filo di ferro, regge metalliche. L’artista stessa ne descrive il concept “La scia del sole sull’acqua è formata da migliaia di frammenti come farfalle o piccoli angeli, sembra seguire solo noi, anche i suoi raggi caldi ci avvolgono ed ognuno sente un rapporto speciale solo suo, uno a uno (…)”. Un sole da catturare per farlo splendere solo per ognuno di noi.

La Stazione Internazionale
“Il rilancio del nostro territorio quale portale per l’Europa, parte proprio dalla riscoperta dei luoghi che ci sono cari, rivalutandone spazi a volte per troppo tempo dimenticati, come la nostra magnifica stazione internazionale, dalla storica veste architettonica di grande pregio, un monumento nazionale da valorizzare – dichiara il Sindaco Andrea Pellicini “ Ora si risveglia e lo fa senza mezze misure, sia ripercorrendo viaggi da sogno a bordo di macchine a vapore che già dallo scorso anno, grazie all’associazione Verbano Express, hanno donato gite indimenticabili, sia in stile ultramoderno con le sfavillanti carrozze di Tilo che ogni giorno raggiungono Malpensa.
“La ferrovia come motore di sviluppo della città come 150 anni fa potrebbe essere l’occasione fortunata da cogliere al volo.- commenta l’Assessore al Territorio Alessandra Miglio – Penso che la stazione, così bella e grande, sia un luogo speciale dove si realizzerà sempre più uno "scambio intermodale" sostenibile, arriverá lì la ciclabile che permetterà di raggiungere Luino dalla Valcuvia e oltre, di collegarsi con il treno al nord Europa e di proseguire per l’imbarco della navigazione per caricare la bicicletta su un battello. Il viaggio è anche il tema del concerto del 10 marzo, il salone doganale della stazione mi fa pensare ad una atmosfera parigina, elegante ma libera, una iniziativa questa serata che va proprio nella direzione di riqualificare e animare la stazione”.

Candido Lazzarin, personale a Palazzo Verbania
Il percorso creativo dello scultore si snoda nei territori della spontaneità per poi inerpicarsi, inatteso, lungo i sentieri di un sostanziale umanesimo. Così, davanti ai suoi lavori, nascono pensieri liberi ed apparentemente semplici, dove il primo invitante gradino è la curiosità dell’invenzione, della nuova forma che prende vita da tante diverse forme altrimenti compiute.
Ma la lettura può portare molto più lontano l’osservatore che si soffermi sulla personalità dei ferri assemblati, o che accetti lo stimolo a meditare sulla relatività dei destini e dei ruoli.
Lazzarin è autodidatta ed opera esclusivamente con materiale povero, rigorosamente autentico, per lo più manufatti di ferro recuperati da demolizioni o da fortunosi ritrovamenti.
Nato nel 1946, è allo stesso tempo uomo del sud da parte di madre e uomo del nord da parte di padre, è sposato, ha una figlia e vive e lavora a Brezzo di Bedero.
Esponente di punta del gruppo di artisti della Valtravaglia che si riconoscono nella cosiddetta "Arte Povera", Lazzarin ha iniziato a scolpire nel 1982. Ben presto i suoi lavori lo hanno portato a superare i confini regionali e nazionali, imponendolo all’attenzione della critica internazionale.
Nel ’90 ha partecipato al prestigioso appuntamento artistico "Sotto gli archi di Sarigo", nel ’92 ad una importante mostra collettiva a Cesenatico, nel ’94 una sua opera è stata esposta all’interno del prestigioso Teatro Sociale di Bergamo nell’ambito di una mostra fotografica dal tema "Mani in Azione", nel ‘ 95 la sua personale "Le Croci di Candido Lazzarin" è stata ospitata nell’Eremo di Santa Caterina del Sasso (VA) e nel 2000 nella Canonica Prepositurale di Brezzo di Bedero.

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Pubblicato il 05 Aprile 2012
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