“Frankenstein”: in scena i piccoli attori di Cassano

Sarà messo in scena sabato 21 aprile, alle 21, lo spettacolo frutto del laboratorio teatrale per bambini durato tutto l’inverno nel bel teatro comunale di Cassano Valcuvia

Lo spettacolo “Frankenstein – 1° studio”, che sarà di scena sabato 21 aprile, è il risultato del laboratorio teatrale per bambini durato tutto l’inverno nel bel teatro comunale di Cassano Valcuvia. La scuola per piccoli teatranti in erba esiste da quando, tre anni fa, la compagnia Teatro Periferico è diventata una residenza artistica del progetto ETRrE, partecipando ad un bando Cariplo e grazie all’ appoggio dell’Amministrazione Comunale che ha accolto e promosso con grande entusiasmo, fin da subito, un progetto culturale per la valorizzazione del territorio e della storia locale attraverso il teatro. Così, da qualche anno, oltre all’organizzazione della stagione del Teatro Comunale e alla produzione di spettacoli, la compagnia Teatro Periferico ha avviato una scuola che anche per volere dell’Amministrazione comunale e grazie a un contributo di Banca Popolare di Milano è gratuita e aperta a tutti i bambini del territorio desiderosi di conoscere da vicino il mestiere dell’attore e le tecniche necessarie per la creazione di uno spettacolo.
Un laboratorio dove molti bambini sono cresciuti diventando ragazzi un poco più curiosi, creativi e abili con le parole e il movimento, grazie all’arte del teatro che, per come la insegna Paola Manfredi, è un’attività che implica un gran senso di responsabilità, impegno e dedizione. Pur divertendosi, infatti, gli allievi sono chiamati a vivere l’esperienza del laboratorio teatrale rispettando alcune fondamentali regole, poche ma indispensabili per consentire all’intero gruppo
di raggiungere risultati apprezzabili dal pubblico e soddisfacenti per gli attori stessi. Perciò, ogni anno, a fine corso, è prevista la messa in scena di un’opera con una vera e propria regia, curata nella scenografia e nei costumi, inserita in cartellone con una replica serale aperta allo stesso pubblico che normalmente frequenta il teatro. Il primo anno il gruppo di allievi, composto da bambini e ragazzi di età variabile, debuttò con uno studio su Pinocchio di Carlo Collodi, che l’anno seguente proseguì e si concluse con la messa inscena dell’intera opera. Quest’anno, la classe è formata da bambini di età inferiore, perché alcuni del gruppo originario sono diventati grandi e passati al corso per giovani e adulti tenuto da Dario Villa, attore e direttore artistico della residenza.

Sul perché della scelta di un burattino come Pinocchio e poi di un abominevole essere mostruoso come del romanzo di Mary Shelley, Paola Manfredi afferma: «La scelta di Frankenstein rientra in un percorso d’indagine sui “non-umani” iniziato con Pinocchio: figure non compiute, non cresciute, non ancora "nate", diverse dalla maggioranza degli uomini, talvolta solo disubbidienti,talvolta persino pericolose, ma desiderose e capaci di grande calore umano». Una
sorta d’indagine sul trionfo dell’imperfezione si potrebbe definire questo progetto pedagogico e artistico coltivato da Paola Manfredi che è capace di coinvolgere tutti i piccoli partecipanti anche nella stesura del testo, oltre che nella costruzione dei personaggi.

Lo spettacolo sarà di certo un evento di grande richiamo per il territorio, visto che i bambini-attori, una quindicina in tutto, provengono da diversi comuni della Valcuvia; pertanto, è consigliabile prenotare per tempo il proprio posto nel piccolo teatrino in stile liberty che conta appena cento posti. Di certo, accorreranno tutti gli spettatori che hanno apprezzato i precedenti lavori su Pinocchio, oltre ai parenti e ai genitori. Le famiglie, ormai, sono affezionate frequentatrici del sabato cassanese, quando, fin dal primo pomeriggio nel palazzo municipale è tutto un vociare e un viavai di piccoli artisti che provano scene dentro il teatro oppure entrano ed escono dall’aula della scuola del Corpo Musicale di Cassano Valcuvia, che nello stesso pomeriggio organizza i corsi per i futuri musicisti della Banda cittadina. Segno che le arti come il teatro e la musica, quando sono trasmesse con passione e sentimento, sanno ancora vincere sulla televisione e i giochi elettronici.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Aprile 2012
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