Il Pgt “infiamma” la serata, sala consigliare gremita di persone
Proposte dall’opposizione e apertura al dialogo dalla maggioranza. Perplessità da parte di alcuni cittadini
Sala consiliare gremita per discutere la proposta di Piano di Governo del Territorio dell’amministrazione comunale di Venegono Superiore. Questo l’esito della serata di giovedì 12 aprile organizzata dalla lista civica “Ripensiamo Venegono”. Accanto ai tre consiglieri comunali Giovanni Lorenzin, Antonio Lanzo e Rodolfo Di Gilio, sono intervenuti anche l’architetto Alberto Minazzi di Legambiente, l’architetto David Antognazza e l’ingegner Paolo Cattaneo.
«L’invito a riunirsi attorno a un tavolo – ha esordito il consigliere Lorenzin – è scaturito dal mancato coinvolgimento sia della minoranza che dei cittadini nel processo di elaborazione di un progetto che non condividiamo. Dal documento sul PGT si legge, infatti, che sono stati solo 30 i soggetti intervistati in più di un anno. Siamo qui per discuterne e presentare le nostre proposte».
Oltre a rimarcare la posizione già esposta in passato da Rodolfo Di Gilio rispetto a uno dei punti più caldi del PGT, ovvero la “questione campo sportivo”, i consiglieri di “Ripensiamo Venegono” hanno proposto delle soluzioni alternative per altre aree oggetto di intervento.
«Per l’Area Ex Velamp abbiamo pensato alla creazione di capannoni per rilanciare l’economia tramite la valorizzazione dell’artigianato», ha spiegato il consigliere Lanzo.
«Perché non creare dei laboratori per dare spazio a iniziative d’imprenditoria giovanile?».
Spostando l’argomento su piazza Monte Grappa, gli organizzatori hanno dichiarato di condividere l’idea di creare una piazza in un paese così “spezzettato”, ma di non capire come si pensa di realizzare tutto ciò. «Traslare il ristorante “La Pancia Piena”? Bisognerebbe prima parlare con i proprietari», hanno sottolineato quelli di “Ripensiamo Venegono”, i quali vorrebbero invece indire un concorso di idee per specialisti.
«Per quanto riguarda i parcheggi previsti in via Garibaldi, poi, ci opponiamo all’idea di distruggere l’area verde del vecchio fontanile, andando a costruire ciò che non serve. In quest’area non c’è esigenza di parcheggi, anzi, i commercianti si sono lamentati perché la possibilità di inserire dei nuovi posti auto può sfavorirli», ha proseguito il consigliere Lanzo. «La nostra proposta è quella di riqualificare l’area».
Altro nodo da scogliere riguarda la Biblioteca civica, dove il motto della minoranza è “investire sulla cultura”. La proposta è, infatti, quella di rilanciare l’idea di spostare la biblioteca al Castello dei Missionari Comboniani, in modo da poter dare più spazio ai libri che strabordano dagli scaffali e poter valorizzare anche il “Fondo Sclavi”, oltre che dare spazio a una sala lettura ora inesistente».
A rispondere alle proteste degli organizzatori è intervenuta prontamente la maggioranza.
«Proprio ieri ho depositato una mozione, per l’istituzione di una “Commissione consigliare di studio sul Pgt”» ha dichiarato, in fine serata, Riccardo Pellegrini, consigliere di maggioranza.
Si legge nel testo che «in paese si fa un gran parlare a sproposito del “Piano di Governo Territorio”, la gente racconta cose inesistenti o storpiate. Ho visto un volantino, dove si sostiene che si vorrebbe spostare la biblioteca dal centro, creare un albergo di ottanta camere e un campo da golf. Si tratta solo di un esempio per far capire che l’area dell’ex Velamp non sarà cementificata ma semplicemente destinata alla creazione di una struttura sportiva e un edificio ricettivo».
Pellegrini ha poi così risposto alla minoranza: «Non potete accusarci di disinformazione se poi non partecipate quando avete l’occasione di dire la vostra. Qualche mese fa c’è stata un’assemblea pubblica proprio sul “Pgt”, ma nessuno di voi si è presentato. Alcune delle proposte sono peraltro già state ritirate».
Una critica all’amministrazione è sorta anche da alcuni cittadini di Venegono Superiore che, vedendosi attribuiti degli oneri di urbanizzazione per realizzare delle opere in un territorio che, ai tempi dell’acquisto, era stato pagato come edificabile, si stanno chiedendo se il comune non sta togliendo edificabilità ai loro terreni per consentire la realizzazione di quelle che “Ripensiamo Venegono” definisce come delle «opere faraoniche».
Una situazione insomma quella di Venegono Superiore che preannuncia prossimi sviluppi su una vicenda che riguarda il futuro del paese.
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