Il ritorno del solista del mitra
La vera storia di Luciano Lutring raccontata da Andrea Villani come un romanzo biografico. Presentazione a Cantello venerdì 13 aprile, presso la Sala Municipale alle 21
La vera storia di Luciano Lutring raccontata da Andrea Villani come un romanzo biografico. Presentazione a Cantello venerdì 13 aprile, presso la Sala Municipale alle 21. Insieme all’autore interviene Paolo Franchini
Un giallista e (l’ex) «nemico pubblico numero uno»: un’inedita coppia sbarca in libreria con Luciano Lutring, la vera storia del solista del mitra (Mursia, pagg. 180; euro 15.00), raccontata da Andrea Villani che mette in scena la ligera milanese degli anni ’60 e il suo interprete principale in un romanzo biografico.
«Luciano è stato, sì, un criminale, un bandito. Ma anche un uomo capace di insegnare il senso della vita – spiega Villani -, e di testimoniare emozioni, dolori, sentimenti, l’abisso ma anche la rinascita». «Tra me e Andrea Villani è nato subito un vincolo che va oltre il rapporto professionale e che nel tempo è diventato un vero e proprio sodalizio artistico – scrive nella prefazione Luciano Lutring -: ci sono persone che, quando si conoscono, capiscono di avere qualcosa in comune anche se la loro storia, e le loro vicissitudini, sono molto diverse».
L’autore di cento incredibili rapine (banche e gioiellerie soprattutto) per oltre 30 miliardi di lire, ricercato dalla polizia italiana e francese, amante delle belle donne, delle fuoriserie, degli alberghi lussuosi, «audace e contenuto, elegante ma anche sopra le righe» è qui ritratto da Villani con affettuoso rispetto dalle prima rapina con una Smith & Wesson scarica in un ufficio postale (dove era entrato solo per pagare una bolletta) ai temerari colpi messi a segno con le sue bande prima e, poi, da solo sino agli anni trascorsi nelle galere italiane e francesi e al tentativo di suicidio in carcere.
Una vita spericolata attraversata da grandi amori per le sue donne (Yvonne, Dora, Flora, le sue gemelle) e da grandi affetti (i suoi genitori, gestori fianco a fianco di una latteria in via Novara malgrado la laurea in farmacologia dell’algida madre, Elvira, giovanissima vedova di guerra quando incontra Ignazio Lutring, immigrato ungherese, peso leggero di boxe) e da grandi dolori (la morte dell’unico figlio maschio Mirko, fulminato nel 1991 da un cavo dell’alta tensione penzolante) che ha ora trovato nella pittura e nella scrittura un nuovo fortunato capitolo.
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