L’incoronazione di Maroni? Rinviata al congresso

Il bacio al capo, la promessa di votare per lui. L'ex ministro parla da leader ma promette fedeltà. Che cosa vuole fare? Non è chiaro

Roberto Maroni ha tenuto un discorso da nuovo leader della Lega nord. Ha esaltato la folla e ha affermato che da oggi la Lega cambia e ci sono nuove regole, 4 in particolare. I soldi del partito da ora in poi vanno alle sezioni, la meritocrazia sarà l’unico criterio nella scelta delle cariche, largo ai giovani ed espulsioni per chi viola lo statuto e i principi etici del movimento.
Sono le prime parole di un discorso che mette i brividi, anche per i toni inusualmente rabbiosi con cui inizia Maroni, che sembra quasi imitare il Bossi dei giorni migliori anche nel tono della voce. Ma la grinta si smorza in ragionamenti più prudenti nel resto del suo discorso e alla fine rimane l’immagine di Bobo che bacia sulla guancia il capo di sempre, Bossi, e gli dice che lo voterà se al congresso si presenterà candidato. Questo punto, non va giù alla base che vuole il cambio di passo. Un cartello nella platea recita così: “Bossi grazie, ma ora avanti con Maroni”. Un altro la spara grossa in pieno stile leghista: “Processo di Norimberga per chi ha rubato”. Ecco, a queste pulsioni della base l’assicurazione che il congresso sarà anticipato a giugno non basta ancora. Bossi non molla il potere. Visto da vicino, questa sera, era più arzillo e in forma del solito. Bossi è un lottatore vero, non sa farsi da parte, e l’impressione è che non sia finita qua la storia della successione. Sarà il congresso a decidere, ma nel frattempo chissà che cosa può succedere.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Aprile 2012
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