La Yamamay si gioca il match point

Venerdì 13 aprile a Monza le bustocche possono chiudere la finale con la MC-Carnaghi e conquistare il primo scudetto della loro storia. Tutto esaurito al PalaIper, Parisi prudente: “Bisogna ripartire da zero”

Adesso manca davvero solo un passo: venerdì sera, al PalaIper di Monza, la Yamamay può scrivere definitivamente il suo nome nella storia della pallavolo italiana, portandosi a casa anche lo scudetto dopo aver vinto Coppa Italia e Coppa CEV, e regalando a Busto Arsizio il primo titolo nazionale in uno sport di squadra femminile.
La data, venerdì 13, non è delle più propizie (e già immaginiamo i travestimenti da… serial killer dei tifosi biancorossi), ma una Yama travolgente come quella vista poche ore fa in gara 3 (foto Rubin/LVF) non può certo abbandonarsi a scaramanzie; e del resto, dovesse andar male, c’è sempre il "cuscinetto" di gara 5, domenica 15 aprile al PalaYamamay. Venerdì sera a Monza ci sarà tutto il mondo del volley italiano, e i supporter bustocchi, che già mercoledì hanno fatto sentire le “farfalle” a casa propria, accorreranno in massa: oltre 3000 biglietti erano già stati piazzati ieri sera, il resto è andato a ruba nella giornata di oggi. Chi non riuscirà a essere presente potrà seguire l’evento in diretta su Rai Sport 1 a partire dalle 20.30, e in caso di vittoria ci si aspettano festeggiamenti anche per le vie di Busto Arsizio.

Per tagliare il traguardo più bello della sua giovane storia, alla Yamamay basterà fare… la Yamamay, cioè limitare gli errori e difendere su ogni pallone: queste le chiavi del “massacro” di gara 3, prima ancora del muro che è stato straordinario (18 punti) ma anche notevolmente facilitato dalle amnesie avversarie. La squadra bustocca ha anzi parecchi margini di miglioramento, a cominciare dal rendimento di Havelkova, che Carlo Parisi ha voluto confermare in campo malgrado una prestazione che Helena stessa ha definito "non bella". «Con lei – ha spiegato il tecnico – la squadra è più equilibrata sotto tutti i punti di vista; giustamente ha qualche timore a spingere in attacco, però con la testa c’è e ci dà una grossa mano». Come al solito il coach catanzarese è più che cauto nell’affrontare l’appuntamento più importante della sua carriera: «Siamo alle solite, è un’altra partita e bisogna giocarla bene. Dovremo metabolizzare la vittoria, come abbiamo fatto per la sconfitta precedente: cancellare e ripartire da zero. Giusto che il successo ci dia ulteriore carica e fiducia, ma il vantaggio è relativo; di certo le ragazze non hanno bisogno di motivazioni speciali, sentirsi appagate o allentare la tensione proprio ora non avrebbe senso». D’accordo anche Helena Havelkova: «Abbiamo solo salito un gradino, dobbiamo comunque giocare bene in gara 4 e Villa farà tutto il possibile per vincere. Posso solo dire che il PalaIper mi piace, è molto simile al PalaYamamay e non mi sono sentita lontana da casa».

Dall’altra parte della rete c’è una MC-Carnaghi davvero con le spalle al muro: serve un miracolo alle biancoblu per allungare la serie. «Si può fare, si può sempre fare» dice Caterina Bosetti, e Federica Stufi le fa eco: «Io sono tranquilla, possiamo vincere e ci metteremo il cuore». Ci crede un po’ meno Marcello Abbondanza, che appare quasi rassegnato nel dopopartita di gara 3: «Bisogna essere realisti, andare sotto contro una squadra così, per di più dopo aver perso un giocatore importante, rende le cose davvero complicate. La situazione è ben diversa dallo scorso anno, quando eravamo sì in svantaggio, ma anche favoriti su Bergamo. Il palazzetto? Non possiamo dare la colpa al PalaIper dopo una sconfitta così, ma certo giocare sempre in campo neutro, senza mai un vantaggio, non aiuta».
La qualità più straordinaria di Villa Cortese è stata fin qui proprio quella di sapersi rialzare dopo le sconfitte, cancellando in un attimo il passato e ripartendo come se nulla fosse: arduo però riuscirci senza una protagonista come Martina Guiggi e con la principale attaccante, Sarah Pavan, in paurosa involuzione. Almeno da questo punto di vista, comunque, Abbondanza è possibilista: «Ho imparato che i giocatori possano svegliarsi la mattina e fare una partita che fino al giorno prima non sognavi neanche di vedere. Cerchiamo di cullare questa estemporaneità».

MC-Carnaghi Villa Cortese-Yamamay Busto Arsizio

Villa C.: 1 Carocci (L), 2 Stufi, 3 Perinelli, 4 Berg, 6 Pavan, 7 Guiggi, 8 Cruz, 9 L.Bosetti, 10 Pincerato, 11 Barborkova, 14 C.Bosetti, 15 Wilson, 17 Puerari (L). All. Abbondanza.
Busto A.: 3 Lloyd, 4 Havlickova, 5 Dall’Ora, 6 Leonardi (L), 7 Marcon, 8 Bauer, 9 Meijners, 10 Lotti, 14 Caracuta, 16 Havelkova, 17 Pisani, 18 Bisconti. All. Parisi.
Arbitri: Omero Satanassi e Roberto Boris.

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Pubblicato il 12 Aprile 2012
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