“Rubò ai ragazzi nello spogliatoio”, arrestato dopo tre giorni

Un uomo di 39 anni ai Miogni per aver sottratto soldi in uno spogliatoio. In un caso una colluttazione trasforma il sospetto ladro in un rapinatore improprio

carabinieri foto mesenzanaTre giorni di ricerche hanno portato a segno un arresto dei carabinieri di Luino per rapina impropria. Succede quando al furto si somma l’elemento eventuale della violenza: quando un ladro viene colto in flagranza e ne nasce una colluttazione. Un po’ quello che gli investigatori contestano ad un trentanovenne finito in manette per 140 euro. Il fatto risale a qualche giorno fa. L’uomo, noto alle forze dell’ordine, nel pomeriggio di lunedì arriva con un motorino rosso all’Istituto ITIS di Luino.
All’interno della scuola – spiegano i carabinieri – il 39 enne raggiunge gli spogliatoi maschili della palestra: “Devo consegnare dei soldi”, dice a chi gli domanda il perché della sua prseenza.
Rovistando tra gli indumenti – dicono i carabinieri – si prende 140 euro di alcuni studenti, impegnati in quel momento in palestra.
L’atteggiamento sospetto dell’uomo non è però passato inosservato. Uno studente lo nota e si accorge che dal suo portafoglio mancano 50 euro.
Sospettando che l’autore del furto potesse essere quell’uomo poco prima notato, il giovane studente lo ha inseguito e bloccato all’altezza delle porte di uscita dell’istituto.
Alla richiesta di restituzione del denaro, il 39 enne ha reagito violentemente, ingaggiando una colluttazione con lo studente
Costretto a riconsegnare i 50 euro e approfittando della concitazione del momento, l’uomo è tuttavia riuscito a fuggire a bordo del ciclomotore, evitando anche l’intervento dell’insegnante di educazione fisica, cui nel frattempo era giunta la richiesta di aiuto dello studente aggredito.
La segnalazione di allarme è pervenuta alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Luino. Sul posto è subito intervenuta una pattuglia della locale Stazione Carabinieri nonché personale del Nucleo Operativo e Radiomobile. Sul luogo veniva accertato che il malfattore aveva rubato 90 euro ad un altro studente.
Grazie alle precise testimonianze raccolte, all’individuazione fotografica e alla ricostruzione della vicenda effettuata dai carabinieri, i militari hanno ben presto dato un nome e un volto all’autore della rapina impropria, responsabile in passato di analoghi episodi delittuosi, uno dei quali commesso nel 2008 presso l’Ospedale di Luino.
In quella occasione l’uomo, all’epoca 35 enne, aveva sottratto un cellulare ad un bambino ricoverato e per guadagnarsi la fuga e mantenere il possesso del telefono non aveva esitato a ingaggiare una violenta colluttazione con la madre del minore.
Per tre giorni il 39 enne è riuscito a far perdere le proprie tracce, mentre i carabinieri hanno proseguito le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese, Dr. Massimo Politi, sequestrando presso l’abitazione del ricercato il ciclomotore utilizzato per la fuga e una maglia sporca di sangue.
Il magistrato ha emesso a carico dell’uomo un provvedimento di fermo di indiziato di delitto.
I militari hanno posto sotto controllo l’abitazione luinese del ricercato e quella della fidanzata, situata a Mesenzana.
Proprio in quest’ultimo luogo il 39 enne è stato oggi individuato e fermato.
Nel corso della perquisizione i carabinieri hanno posto sotto sequestro il giubbotto indossato dall’uomo il giorno della rapina, sul quale sono emerse evidenti tracce di sangue, nonché una somma di denaro e un telefono cellulare, in ordine alla cui provenienza i militari continuano a svolgere indagini.
Il 39 enne è stato associato al carcere dei Miogni. Dovrà rispondere di rapina impropria.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Aprile 2012
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