Sette coltellate al petto davanti alla discoteca

È successo nella notte di sabato 14 aprile davanti al Nautilus, vittima un 24enne: dopo un'indagine di una settimana, per il tentato omicidio i Carabinieri hanno fermato un ventenne di Samarate

Tanto alcol in corpo, uno scambio di insulti nella notte, poi una raffica di coltellate al petto: nella notte di sabato 14 aprile davanti al Nautilus di Cardano al Campo l’aggressione è quasi costata la vita a un 24enne di Albizzate, colpito da ben sette fendenti al torace. A distanza di una settimana, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Gallarate sono arrivati ad individuare ad uno ad uno i presenti e infine a fermare l’aggressore, un ventenne di Samarate.

I fatti risalgono, come detto, al 14 aprile: davanti alla discoteca c’erano due gruppi di ragazzi, in parte ubriachi. Una breve discussione ha scaldato gli animi, alla fine sull’asfalto è rimasto un ragazzo: il 24enne è stato portato da un amico in Pronto Soccorso dell’ospedale S. Antonio Abate di Gallarate, gli sono state riscontrate “ferite penetranti d’arma da taglio al dorso con pneumotorace apicale sinistro secondario”: è stato immediatamente ricoverato e sottoposto ad intervento chirurgico per recuperare l’uso di un polmone che era stato perforato da uno dei fendenti è stato dimesso dopo quattro giorni con una prognosi di 30 giorni.

Non è stato semplice per i militari del Radiomobile, guidati dal tenente Elisabetta Spoti, ricostruire gli eventi ed individuare i ragazzi presenti al fatto che, subito dopo, sono scappati senza lasciare traccia. Del resto, sia la vittima dell’aggressione, sia i suoi amici avevano ricordi molto annebbiati sulla serata perché avevano bevuto qualche drink alcolico di troppo. I ragazzi sostenevano che l’accoltellatore ed i suoi amici con i quali si erano scontrati erano dei ragazzi di Samarate sui 20-25 anni: l’imbeccata è servita agli inquirenti per formare un fascicolo fotografico nel quale sia la vittima sia i suoi amici hanno riconosciuto l’accoltellatore ed un altro dei ragazzi, residente a Ferno, presenti alla lite e scappato con lui. Dopo aver sentito il ragazzo di Ferno ed altre persone dallo stesso indicate come presenti sul luogo del reato, nonostante la forte reticenza e l’atteggiamento omertoso dei testi, i militari non hanno avuto dubbi sulla partecipazione alla lite del ragazzo indicato dalla vittima come l’accoltellatore. A quel punto nella giornata di sabato 21 aprile i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione domiciliare nei confronti del presunto accoltellatore, identificato in un ragazzo ventenne di Samarate, alla ricerca dell’arma del delitto che non è stata trovata.
Condotto in caserma e messo alle strette il ragazzo ha capito di non avere via di scampo ed ha confessato il gesto. Ha inoltre riferito che la lite era nata da una frase offensiva che il 24enne gli aveva rivolto dicendo “andate via, che siete solo degli infami”, per poi tirargli un pugno e farlo cadere continuando a colpirlo con pugni e calci (dinamica ovviamente tutta da verificare). A quel punto il ragazzo avrebbe preso un coltello a serramanico dalla tasca e lo avrebbe colpito, poi, liberatosi, sarebbe scappato con i suoi amici e avrebbe gettato il coltello nel Ticino il giorno successivo.

Il ventenne è stato sottoposto ad interrogatorio dal Sostituto Procuratore Pasquale Addesso, titolare delle indagini che ha immediatamente emesso un fermo di indiziato di delitto nei confronti del ragazzo samaratese che ora si trova in carcere a Busto Arsizio; l’accusa è di tentato omicidio aggravato da futili motivi. Sulla convalida deciderà nella giornata di oggi il Gip Dott. Luca Labianca.

I proprietari della storica discoteca prendono le distanze dai fatti accaduti e specificano che «l’accoltellamento è avvenuto due ore dopo la chiusura del locale che, quella sera, ospitava una festa hip hop privata che nulla a che vedere con la normale programmazione del locale».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Aprile 2012
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