Villa Cortese alla deriva, la Yamamay la affonda
Bustocche travolgenti a Monza in gara 3 di finale scudetto: annullata la MC-Carnaghi, Havlickova e il muro sigillano un nettissimo 3-0. Le farfalle possono aggiudicarsi il titolo già venerdì 13
Così no, non se lo aspettava nessuno. Se in qualche modo erano prevedibili la reazione della Yamamay e il calo d’intensità della MC-Carnaghi dopo l’inaspettato successo di gara 2, di certo non lo erano le modalità: Busto passa come un rullo compressore sulle avversarie, travolgendole con un 3-0 senza appello in gara 3 di finale scudetto al PalaIper di Monza. Troppo brutta per essere vera Villa Cortese, vittima di una valanga di errori e di incomprensioni malgrado i tanti cambi operati da Abbondanza; l’assenza di Guiggi, la perdurante abulia di Pavan, il mancato apporto offensivo di Lucia Bosetti stavolta hanno fatto la differenza. In tutto questo però i meriti di Busto (foto Rubin/LVF) sono giganteschi: sia emozionali (le farfalle sono scese in campo come se la partita di lunedì non si fosse mai giocata) sia tecnici, con il muro a recitare la parte dell’iceberg su cui si infrange il transatlantico avversario. Ben 18 i punti messi a segno in questo fondamentale, che era mancato nelle precedenti due partite: questa volta Lloyd (5 muri!) e compagne non si sono quasi mai fatte scavalcare e sorprendere dai pallonetti biancoblu. A questo si aggiunga una Havlickova debordante (23 punti con il 56% in attacco), la solita gigantesca Bauer e una Marcon perfetta in ricezione; con numeri del genere, la Yamamay non ha sofferto neppure la serata negativa di Havelkova, murata per 4 volte da Wilson già nel primo set e ancora un po’ sottotono in attacco. Parisi si è preso una bella responsabilità a lasciarla in campo, forse anche per farle ritrovare il ritmo partita, ma è andata bene.
Busto ora è davvero a un passo dal trionfo e, dopo una gara del genere, sarebbe facile pronosticare l’apoteosi già venerdì 13 aprile, ancora al PalaIper; ma la storia del campionato e di queste due squadre ci ha insegnato che nulla è impossibile….
LA CORNICE – Il PalaIper di Monza è indubbiamente più dispersivo del PalaYamamay ma il colpo d’occhio resta degno di una grande finale: qualche posto vuoto solo nel secondo anello e nella curva opposta a quella dei tifosi biancorossi. Importante, a proposito, la risposta dei biancorossi che all’ “applausometro” hanno la meglio sui virtuali padroni di casa; la coreografia questa volta rappresenta la griglia di partenza di un GP di Formula Uno, con giocatrici e staff a vestire i panni delle monoposto in gara. Lo slogan: “Forza ragazze, mettiamo il turbo”. E nei tie break c’è anche il meccanico con tanto di casco, tuta e paletta…
L’organizzazione del palazzetto è divisa a metà tra la Gabeca e la MC-Carnaghi, che si porta da casa interi… pezzi del PalaBorsani, come la tribuna stampa. Tra gli ospiti VIP tante giocatrici del passato e del presente, come la grande ex Nicoletta Luciani, una delle poche ad aver vestito la maglia di entrambe le squadre.
LA PARTITA – Tutto azzerato rispetto a gara 2: entrambi i tecnici ripropongono le stesse formazioni di due giorni prima, eccezion fatta ovviamente per l’assenza di Guiggi, costretta in panchina e sostituita da Stufi. La partenza della Yamamay è lanciata: due muri su Cruz e Pavan e un attacco di Havlickova per lo 0-3. Villa risponde con un controbreak di 5-0 firmato da Cruz e Wilson, ed è subito time out per Parisi. Havelkova sbaglia la battuta dell’8-5, ma è Marcon a riportare Busto in parità, e il turno di servizio di Havlickova vale il sorpasso sul 9-11. Dentro Caterina per Lucia, ma la Yamamay è davvero implacabile a muro: Bauer, Lloyd e Dall’Ora ne firmano tre per il 12-16. Villa rosicchia qualche punto con Cruz (15-17), ma Havlickova la respinge definitivamente indietro (17-21) prima che un errore della stessa Cruz certifichi il dominio bustocco: 17-25. Le statistiche del primo set parlano di ben 14 muri totali.
Anche il secondo parziale si apre con un muro di Lloyd, e Cruz pasticcia in ricezione per l’1-3. Pavan si risveglia dopo l’1 su 11 del primo set, ma Havlickova trova l’ennesimo pallonetto vincente e subito dopo mura Cruz per il 6-10. Ancora un muro di Lloyd su Lucia Bosetti (8-13), Havlickova tiene avanti Busto sul 12-16 malgrado la serata no di Havelkova. La Yamamay tergiversa un po’ troppo ma continua a condurre (grandi proteste di Abbondanza per un fallo non fischiato a Lloyd) e va all’allungo sul solito servizio di Havlickova: da 15-17 a 15-23, con due muri di fila su Cruz che lascia il posto a Perinelli. Tutto troppo facile per le biancorosse, che dilagano e chiudono 16-25 con Havelkova.
Nel terzo set la disfatta della MC-Carnaghi sembra destinata a completarsi: subito 1-6 per Busto con tre attacchi di Havlickova. Abbondanza getta nella mischia Pincerato e Caterina Bosetti per Berg e Cruz, Villa recupera e dal 5-9 ritrova la parità con un attacco e due muri di Lucia Bosetti. Dura poco, però: due alzate sbagliate di Pincerato per Wilson spianano la strada per il 10-14. Due errori di Havelkova consentono alle biancoblu di riavvicinarsi ancora, ma Pisani, appena entrata, fa sfracelli a muro: 3 punti per il 14-20 e successo in cassaforte. Il finale è una passerella, con Bauer a firmare il 16-24 e poi a chiudere i conti per un pesantissimo 0-3.
MC-Carnaghi Villa Cortese-Yamamay Busto Arsizio 0-3 (17-25, 16-25, 17-25)
Villa C.: Carocci (L) ne, Stufi 4, Perinelli ne, Berg, Pavan 10, Guiggi ne, Cruz 6, L.Bosetti 4, Pincerato, Barborkova 1, C.Bosetti 2, Wilson 11, Puerari (L). All. Abbondanza.
Busto A.: Lloyd 5, Havlickova 23, Dall’Ora 3, Leonardi (L), Marcon 7, Bauer 12, Meijners ne, Lotti ne, Caracuta ne, Havelkova 11, Pisani 3, Bisconti. All. Parisi.
Arbitri: Diego Pol e Andrea Puecher.
Note: Spettatori: 3340. Villa: battute vincenti 1, battute sbagliate 1, attacco 26%, ricezione 83%-63%, muri 9, errori 11. Busto: battute vincenti 2, battute sbagliate 3, attacco 44%, ricezione 75%-61%, muri 18, errori 12.
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