Yamamay, fumata bianca: continuerà a sostenere la Futura

Ottime notizie dal quartier generale dell'azienda di intimo: confermato l'impegno con la squadra di Busto «per disputare una Champions League di alto livello». Ridotto il budget, ma si profila l'ingresso di un secondo sponsor

Cade il velo che copriva la nuova Futura Volley, e sotto c’è una bellezza in costume: la Yamamay resta al fianco della società campione d’Italia e conferma per un anno (con opzione di rinnovo per i successivi) il contratto di sponsorizzazione appena scaduto, pur riducendo l’entità dell’investimento. Lo sviluppo positivo della vicenda era nell’aria, vista anche la location scelta per l’annuncio: la sede del gruppo Inticom a Gallarate. Eppure, prima dell’incontro con i media, si respirava un’atmosfera surreale, in bilico tra il silenzio rilassato di chi sa o pensa di sapere già tutto e quello assai più teso di chi ancora teme l’imponderabile. In pochi minuti, però, il verdetto più auspicato è emerso dalle parole di Francesco Pinto, numero uno di Inticom, e Luciano Cimmino, presidente della Pianoforte Holding che gestisce l’azienda di abbigliamento; a fine conferenza, con un coup de théâtre tutt’altro che inconsueto, a benedire il nuovo “matrimonio” è arrivato pure il sindaco Gigi Farioli. Attenzione, però, a catalogare il tutto soltanto come un’abile strategia di comunicazione: il rischio di perdere il partner storico, per la Futura, è stato davvero concreto, e forse sarebbe diventato realtà se all’orizzonte non si fosse palesata l’ipotesi dell’ingresso di un secondo sponsor che potremmo conoscere già tra pochi giorni. Nell’attesa, la fine dell’incertezza è un passo avanti di vitale importanza, perché consentirà alla società di iniziare a muoversi da subito sul mercato, con una solida base economica alle spalle.

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Durante l’incontro, in linea con le sue origini, Francesco Pinto è un vulcano di idee e di emozioni: “Lo scudetto e le altre vittorie di quest’anno – spiega – hanno cambiato la storia del nostro gruppo. L’ipotesi di lasciare il volley per un contesto di maggior rilevanza internazionale esisteva, ma proprio l’eco riscontrato dallo scudetto anche all’estero ci ha fatto capire che avremmo potuto fare uno sforzo e andare avanti, per giocare una Champions League di alto livello e dare un senso all’impegno di tutti”. E proprio in vista della più importante competizione europea la Yamamay potrebbe essere affiancata da un secondo sponsor: “Non è nessuno dei nomi fatti negli ultimi giorni – dice Pinto (quindi niente Banca Intesa, che detiene il 10% delle quote di Pianoforte) – ma la società sta lavorando su un secondo partner e spero che lo annuncerà presto. Lo spazio sulla maglia c’è, è allo studio anche l’ipotesi di una doppia denominazione. Non ci sono preclusioni per nessun soggetto, però mi auguro che il nuovo sponsor segua la nostra linea e si concentri sull’approccio aziendale senza entrare nella gestione tecnica della società, come del resto credo avvenga in tutte le realtà di serie A1” (affermazione forse non esente da qualche frecciatina). Ma Pinto va anche oltre e ipotizza uno scenario diverso per i prossimi anni: “Mi piacerebbe che questa fosse una stagione di riflessione per immaginare un modello partecipativo più ampio, che restituisca la società al territorio. Non parlo tanto di un consorzio tra aziende, quanto di un intervento diretto dei tifosi, che potrebbero dare un sostegno concreto e costante alla squadra, una dimensione ulteriore rispetto alla sponsorizzazione. Intendiamoci, è solo un’idea, ma se non si sviluppa a Busto Arsizio vuol dire che non si può sviluppare in nessun’altra realtà italiana”. Insomma, una Yamamay modello Barcellona, con il lancio di un vero e proprio azionariato popolare? Presto per dirlo, ma l’orientamento è quello.

Restando ai fatti, il budget ridotto e l’addio annunciato da Massimo Aldera non consentono ancora di stappare lo spumante, ma su entrambi i fronti Pinto è fiducioso: “Abbiamo un coniglio in tasca” si lascia sfuggire in stile Roger Rabbit, augurandosi inoltre che il dg possa rivedere la sua decisione. “La bellezza del progetto – conclude – ha vinto sui limiti imposti dal tempo e dalle circostanze. Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo”. Luciano Cimmino, dal canto suo, ricorda i risultati delle altre realtà sportive sponsorizzate dalla holding: non solo Federica Pellegrini, ma anche il calcio femminile, che quest’anno ha conquistato la promozione in A1 (assente da trent’anni a Napoli), e la pallanuoto, arrivata fino ai quarti di finale del massimo campionato. “Le nostre sponsorizzazioni – commenta Cimmino – non hanno mai un fine solo commerciale: sposiamo sempre un progetto e cerchiamo di raccogliere il massimo possibile”. Apertura anche dal sindaco Farioli, che “non esclude” la possibilità di un sostegno da parte del Comune, magari nei termini di una riduzione dell’affitto del palazzetto.
L’ultima novità, forse minore ma assai gradita, è l’annuncio di un maggior coinvolgimento delle atlete nelle campagne di comunicazione dell’azienda: prossimamente vedremo le “farfalle” sfoggiare pigiami e costumi da bagno griffati. E visto che la bellezza non è tutto, potremo leggere anche la tesi di laurea a tema Yamamay che Floortje Meijners sta preparando in queste settimane…

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Pubblicato il 30 Aprile 2012
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