Crisi, Agesp, fascisti e PGT: la Federazione della Sinistra attacca a tutto campo

La sezione cittadina del partito critica l’amministrazione per come sta gestendo la crisi e chiude ogni spiraglio alla fondazione Blini: «Con quel nome non si discute neanche». Ma non vengono risparmiati neanche il PGT e il comitato “Valle Olona Respira”

«Ci troviamo davanti ad una situazione sociale esplosiva e l’amministrazione comunale non fa nulla». Sono queste le pesanti parole che Cosimo Cerardi, coordinatore cittadino della Federazione della Sinistra, indirizza a Gigi Farioli. «Le imprese chiudono, i lavoratori vengono licenziati o messi in cassa integrazione e l’amministrazione non ha aperto nessun tavolo di concertazione con le parti sociali» attacca Cerardi. La federazione è consapevole che «le amministrazioni locali possono fare poco, ma non è stato neanche fatto quel poco che si poteva». Ad esempio con Agesp. «Ci saremmo aspettati da una società posseduta per la maggior parte dal comune una politica di riduzione e agevolazioni verso le famiglie più in difficoltà» ma, non essendo stato fatto, «auspichiamo che il comune intervenga direttamente sul bilancio e sulle linee di indirizzo di Agesp».

Ma le preoccupazioni non finiscono qui. «Siamo molto preoccupati per il futuro della città -continua Cosimo Cerardi- dal punto di vista urbanistico, viario e produttivo». La sensazione della FdS è che ci sia «una destinazione d’uso per la città decisa da qualche potere forte che vuole estromettere la parte produttiva lasciando solo i servizi». Hupac, corridoio 5, investimenti sulla linea ferroviaria altro non sarebbero che «il tentativo di Milano di inglobare Busto» e i ritardi sulla presentazione del PGT certificherebbero che «neanche in comune sanno bene come destreggiarsi».

Altro capitolo: la fondazione Blini. «Con questo nome non si discute neanche» affonda Cerardi precisando che «il tema dell’antifascismo è una questione estremamente seria» e la fondazione dedicata al “padre” di Comunità Giovanile altro non sarebbe che «il tentativo di cementare la presenza istituzionale di una destra fascistizzante».  Stesso ragionamento viene fatto per movimenti come quello di “Valle Olona Respira” con il quale non sono stati intessuti rapporti «perchè non vogliamo mischiarci a formazioni neonaziste o fasciste (riferendosi ai membri di alcune associazioni riconducibili all’ambiente di destra che sostengono il movimento, ndr)». «L’antifascismo deve essere una precondizione -chiosa Cosimo Cerardi- per evitare che gruppi fascisti si infiltrino ulteriormente nella società». E quindi «nessuna apertura».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Luglio 2012
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