Dopo il sostegno ad Assad, “l’assessore Clerici se ne deve andare”
Kadi Yasser, attivista italo siriano, critica aspramente il sostegno dell’assessore Stefano Clerici al regime che sta insanguinando la Siria. “Quanti morti ci sono in quel tieni duro presidente?”
Non sono passate inosservate le parole dell’assessore Stefano Clerici su quanto sta avvenendo in Siria, soprattutto da chi in quel paese è nato e cresciuto. «Non è possibile avere un assessore che sostiene un regime dittatoriale e sanguinario» commenta Kadi Yaser, italo-siriano oggi residente a Varese, chiedendosi «quanti morti, uomini donne e bambini che chiedono libertà, possono essere contenute in quel suo “tieni duro presidente”?». «Con quell’espressione l’assessore effettua un doppio tradimento» afferma l’attivista. In primo luogo il tradimento è «verso i propri elettori» perché «quando l’hanno votata non pensavano alla possibilità che appoggiasse la politica sanguinaria di un uomo che da 42 anni vede la Siria come il proprio giardino». Il secondo, invece, riguarda «la stessa Italia». Oltre al lavoro diplomatico del nostro Paese, Kadi Yaser ricorda infatti come «l’ambasciatore siriano sia stato espulso dal nostro governo e che il nostro diplomatico a Damasco è stato richiamato in Patria».
Sulla base di questi presupposti l’attivista siriano, immedesimandosi in chi ha votato ed eletto Clerici, chiede che «si dimetta o che almeno il suo partito (il PDL, che ha espresso posizione nettamente contraria al regime di Assad, ndr) lo espella». Kadi Yaser inorridisce pensando che qualcuno sostenga «chi questa mattina ha ucciso almeno 50 persone del mio villaggio natio bombardando la città» o che, fino ad oggi, «ha prodotto oltre 20,000 morti e 2 milioni di profughi». Suona quindi un po’ come un invito quello di «non parlare di cose che non si conoscono a fondo» finendo così per difendere un regime che «non permette neanche alle ambulanze di andare a soccorrere le vittime».
E riguardo al futuro della Siria «noi speriamo che finisca il caos e che si possa finalmente andare ad elezioni libere». Elezioni libere, proprio le stesse con le quali è stato scelto anche Stefano Clerici.
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