Il vento sorprende i nuotatori della traversata

Alcuni degli atleti impegnati nella manifestazione "Uniti nella bracciata" si sono trovati in difficoltà a causa del mergozzo, il vento che si alza improvviso. Sono stati soccorsi dalle imbarcazioni di Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Polizia Nautica provinciale, Vigili del fuoco e Protezione Civile

Non è andata proprio come previsto la traversa Intra-Laveno-Cerro. A rovinare la sfida in acqua di 150 atleti il “mergozzo”, il vento di forte intensità che si alza con pochi segni premonitori e che porta ad un aumento improvviso del moto ondoso.

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Traversata Laveno-Cerro 4 di 9
Uniti nella bracciata”, la seconda traversata a nuoto del lago, ha avuto così un epilogo burrascoso ma fortunatamente le conseguenze non sono state gravi, grazie anche all’intervento massiccio di Protezione Civile, Guardia di Finanza, Guardia Costiera, i mezzi Opsa della Croce Rossa Italiana, Vigili del fuoco e la Polizia Nautica provinciale. 

Il gruppo partito alle 15 e che ha compiuto il percorso più breve, Laveno-Cerro, di due chilometri e mezzo, non ha avuto problemi di alcun genere ed è giunto a riva dopo aver compiuto tutto il tratto. Per i primi 70 concorrenti, che hanno nuotato sotto costa, non ci sono stati quindi problemi.
La situazione sul Lago Maggiore è cambiata però nel giro di poco: intorno alle 17 il vento si è alzato mettendo in difficoltà i nuotatori che stavano invece compiendo il secondo percorso, più lungo di 4 chilometri. Quando gli organizzatori si sono resi conto di quel che stava accadendo hanno chiesto immediatamente l’intervento di mezzi di soccorso.
Una ventina di imbarcazioni si sono messe in moto e hanno cominciato a caricare a bordo i concorrenti. Nessuno di loro, essendo nuotatori esperti, era in seria difficoltà ma concludere da soli il percorso a quel punto era davvero impresa impossibile. La pilotina della polizia nautica provinciale e della Guardia Costiera hanno raccolta in poco tempo molti atleti, con il supporto delle imbarcazioni della protezione civile e della Guardia di Finanza.
Nessuno dei concorrenti ha avuto problemi fisici ed è ricorso alle cure dei medici. Ma la situazione per alcuni minuti è apparsa davvero complessa da gestire, soprattutto quando insieme al vento su Cerro si è abbattuto un temporale. Intorno alle 18 tutti i nuotatori erano a riva.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Luglio 2012
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