Immigrazione clandestina, controllati 60 stranieri

Questura di Varese e Commissariato Busto Arsizio hanno effettuato servizi straordinari di controllo finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina e dell’accattonaggio con impiego e sfruttamento di minori

Nei giorni 19 luglio e 20 luglio, la Questura di Varese ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto dell’immigrazione clandestina, alla prevenzione e repressione dei fenomeni di criminalità diffusa spesso legati all’accattonaggio con impiego e sfruttamento di minori.
Sono state in 24 ore controllate le città di Varese di Busto Arsizio. L’obiettivo è quello di arginare situazioni di marginalità sociale che conducono al crimine e spesso al coinvolgimento di fanciulli, Attraverso una attività di prevenzione repressione ed una attenta attività investigativa. A coordinare le attività il dirigente dell’Ufficio Immigrazione.

Nella giornata di ieri 19 luglio hanno cooperato uomini del Commissariato di Busto Arsizio, agenti della squadra accertamenti dell’ufficio immigrazione della Questura di Varese ed un nucleo del Reparto Prevenzione Crimine “Lombardia” con 5 equipaggi. Le attività hanno interessato le aree cittadine in prossimità degli incroci più trafficati della città e gli abituali punti di sosta e di ritrovo di persone nullafacenti e dedite all’accattonaggio. 38 persone controllate delle quali 12 hanno fornito documenti di dubbia validità o erano totalmente prive di documenti e pertanto sono state accompagnate in Commissariato per le operazione di identificazione. Tutti sono risultati positivi alla banche dati in possesso alle forze di polizia dimostrando precedenti specifici.

Le attività istruttorie hanno avuto i seguenti esiti. Un cittadino marocchino quindicenne abitualmente giungeva sul territorio cittadino dalla provincia di Novara per compiere piccoli furti ed accattonaggio. al termine dell’attività istruttoria, il minore è stato affidato ad un parente. Indagini sono in atto per ravvisare situazioni di sfruttamento minorile. Un romeno di 27 anni, e quattro donne romene di 21, 22, 26, 31 anni, sono state allontanate dal territorio nazionale con provvedimento di allontanamento per cittadini comunitari adottato ai sensi dell’art. 21 del D.lgs 30/2007 per cessazione delle condizioni che determinano il diritto di soggiorno. Due cittadini macedoni di 35 e 39 anni, in regola con il soggiorno sono stati proposti per la revoca del permesso di soggiorno. Un cittadino marocchino di 27 anni e una donna romena di 47 anni venivano rimpatriati con foglio di via obbligatorio e con la diffida dal fare ritorno nel Comune di Busto Arsizio per un periodo di anni tre, senza la preventiva autorizzazione del Questore di Varese.  È stata infine deferita alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per il reato di impiego di minori nell’accattonaggio una donna romena 1981 senza fissa dimora che svolgeva le attività di accattonaggio impiegando un fanciullo di 1 anno e mezzo.

Nella giornata del 20 luglio a Varese, in ambito cittadino, hanno cooperato agenti della squadra accertamenti dell’ufficio immigrazione e un nucleo del reparto prevenzione crimine Lombardia con cinque equipaggi. Controllate una quindicina di persone. Accompagnate in Questura per gli accertamenti 6. Un cittadino italiano cinquantenne, senza fissa dimora, rintracciato in area ospedaliera, con precedenti specifici ed un nigeriano richiedente asilo del 1986 sono stati muniti di foglio di via obbligatorio con diffida dal fare ritorno nel Comune di Varese per un periodo di anni tre, senza la preventiva autorizzazione del Questore di Varese. Entrambi nullafacenti erano molesti nei confronti dei passanti e ostacolavano la circolazione stradale chiedendo elemosina. Tre romeni, due uomini di 22 e 41 anni ed una donna di 27, tutti con precedenti penali e di polizia sono stati allontanati dal territorio nazionale con provvedimento di allontanamento per cittadini comunitari adottato ai sensi dell’art. 21 del D.lgs 30/2007 per cessazione delle condizioni che determinano il diritto di soggiorno.  Un romeno P.P. del 1979, con diversi precedenti penali e di polizia come violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, rissa, ubriachezza molesta, da tempo attenzionato, è stato allontanato ai sensi dell’art. 20 D.lgs 30/2007 in quanto ritenuto una minaccia concreta, effettiva all’incolumità pubblica. Il romeno è stato accompagnato, scortato, presso il Centro di identificazione ed espulsione di Bari dal quale sarà rimpatriato nei prossimi giorni.

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Pubblicato il 20 Luglio 2012
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