In moto da tutto il nord Italia per l’ultimo saluto a “Ronni”
I funerali di Maurizio Bonada hanno visto il sagrato della Chiesa di San Giorgio Superiore a Biumo gremita di moto "Goldwing": quella con cui viaggiava il dentista e filantropo, e su cui ha trovato la morte
Sono arrivate da Reggio Emilia, dalla Valle d’Aosta, da Vicenza per salutare “Ronni“: trentacinque GoldWing (questo è il nome delle moto) hanno invaso il sagrato della chiesa di san Giorgio Superiore. E la corona di fiori che spiccava di più, accanto a quella del 118 di Varese, è quella che hanno voluto attribuirgli i suoi “compagni di viaggio“. Si tratta degli amici dell’associazione “Amici in GoldWing“, che, come dice uno di loro «Ha sede in un sito, e raduna tutti gli appassionati per fare gite e iniziative insieme»: tutti si parlano on line e si ritrovano solo al momento di fare le gite proposte, provenendo un po’ da tutta Italia.
Proprio al ritorno di una di quelle gite, anzi in una gita organizzata da lui a Canelli, Maurizio Bonada ha subito l’incidente fatale, più di un mese fa, in sella alla sua amata moto: «Era la persona più prudente del mondo, e andare in giro con lui voleva dire non fare mai pazzie – spiega il coordinatore dei raduni Antonio “Yoghy” Giuliani – La gita a Canelli l’aveva proposta perchè ne conosceva i posti, eravamo tutti tranquilli, quando è successo il peggio. E ora, in questa bruttissima occasione, veniamo a conoscere il suo vero nome e le attività che svolgeva, aldilà delle gite in moto. Figuratevi che a noi diceva che “andava in vacanza” e invece andava in Romania per fare del bene. Era una persona incredibile, oltre che molto riervata» . Per tutti i motociclisti, Bonada era solo “Ronni” perchè tutti nel sito si rivolgono uno all’altro con nickname.
Così l’ultimo saluto al dentista Maurizio Bonada, noto per la sua attività di volontariato, rotariano che è riuscito a creare con l’aiuto dei suoi associati una postazione mobile per la cura dei denti dei bambini poveri operante ora in Romania, con l’associazione Overland for Smile di cui era volontario attivo, si è riempita di due ruote, e di giacche di pelle nera.
In chiesa c’erano i motociclisti con gli occhi rossi, ma in lacrime erano anche gli amici del Rotary, che hanno portato lo stendardo che si riserva agli associati, gli altri volontari di Overland, arrivati tutti con la maglietta arancione dell’associazione, oltre agli amici e ai parenti più prossimi. E celebrante, don Guido, si è rivolto cercando un impossibile conforto: «Quando a una persona che fa di tutto per mettersi al servizio degli altri viene tolta la vita, improvvisamente e in maniera apparentemente ingiusta la domanda che ci rivolgiamo tutti è “perché?”. La risposta è solo nella fede. “Nè morte ne vita potrà separarci dall’amore che Dio ci porta anche queste circostanze” dicono le letture. Non sempre è facile capirlo: le circostanze ci provocano, ma è così».
Alla fine della cerimonia, che ha visto partecipi sia amici rotariani (nelle letture) sia compagni motociclisti, la collaboratrice Barbara, i colleghi dentisti e il presidente di Overland for smile (negli interventi finali) i compagni del GoldWing hanno tributato l’ultimo saluto pubblico: a caschi alzati. Prima di accompagnare Ronni in moto alla sua ultima casa, il cimitero di Bastia Mondovì.
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