La Seprio vuole le chiavi della Frera e di villa Truffini

Nuovo ultimatum della società di servizi al Comune: 15 giorni per consegnare gli edifici di cui è proprietaria. Il sindaco ironico: “Non le troviamo, portino pazienza”. Il comune intanto incarica un legale

La Seprio ora vuole dal comune le chiavi della biblioteca Frera e di Villa Truffini. In Comune nei giorni scorsi è pervenuto un altro atto da parte della società di servizi, dopo quello in cui si intimava il comune a pagare i 13 milioni di euro di debiti per lavori e servizi svolti negli ultimi 5 anni. Il nuovo atto fa riferimento alla cessione dei due immobili, avvenuta nel 2010 e secondo la quale la Seprio diventava proprietaria degli edificio, ma che secondo gli accordi non poteva usuffruirne come voleva.
Ora, anche dopo l’ispezione del ministero delle finanze che ha evidenziato alla Seprio alcuni problemi di gestione della società, la stessa ha presentato un nuovo atto al sindaco e all’amministrazione: consegnare entro 15 giorni le chiavi dei due edifici che, secondo il documento, spettano di diritto alla Seprio che ne è proprietaria.

Ironica la risposta del sindaco Laura Cavalotti: «La Seprio si tranquillizzi, le chiavi non le troviamo, non possiamo dargliele. Abbiamo 15 giorni di tempo per consegnarle, con calma. Nell’atto ci sottolineano che hanno già fatto richiesta in passato, nel luglio del 2011, di avere le chiavi. Posso quindi sottolineare che questo è un atto che si riferisce alla passata amministrazione. L’amministratore della Seprio ci sta quindi facendo rilevare inadempienze compiute dalla passata amministrazione, è molto collaborativo anche con noi».
La richiesta della Seprio Servizi è stata comunicata ai capigruppo consigliari sabato mattina, convocati dal sindaco: «Ho messo tutti a conoscenza della situazione – spiega la Cavalotti -, illustrando loro cosa stiamo facendo: entro il 30 settembre la Seprio non effettuerà più certi servizi per il Comune e ci dobbiamo riorganizzazione, considerando anche che abbiamo le assunzioni bloccate».
Intanto, l’amministrazione comunale ha deciso anche di opporsi legalmente alla prima richiesta di Seprio, quella dei 13 milioni di euro: «Abbiamo dato mandato a un legale di analizzare la situazione e di fare opposizione alla loro richiesta – conclude il sindaco -. non si può andare avanti in questa maniera e una soluzione va trovata al più presto».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Luglio 2012
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