Museo più ricco, ci saranno anche le meduse preistoriche
Comune e Regione finanziano i lavori per una nuova ala: ospiterà la biblioteca scientifica e la collezione paleontologica Politi donata otto anni fa all'istituzione
Nel mezzo della crisi, ci sono Comuni che investono ancora in cultura e addirittura ampliano le strutture esistenti: è il caso di Arsago Seprio, dove stanno per partire i lavori per allargare il civico museo archeologico. I nuovi locali – un lavoro dal valore di 30mila euro – consentiranno di ospitare in modo degno la Collezione Politi, una collezione paleontologica di enorme valore donata dal dottor Giancarlo Politi 8 anni fa.
Meduse e organismi preistorici fossilizzati troveranno così posto tra le (nuove) mura del museo, che "raddoppierà": «Nella stessa struttura avremo due musei, con evidenti vantaggi di gestione. Nei nuovi spazi troverà collocazione anche la biblioteca del museo, che è molto ricca ed apprezzata anche per motivi di studio» spiega l’assessore alla cultura Martino Rosso. La nuova espansione del museo avrà un valore di 30 mila euro: «ringraziamo la Regione che ci ha concesso un contributo da 12.700 euro» aggiunge il sindaco Claudio Montagnoli. «Il progetto è già approvato e speriamo che i lavori si possano concludere prima dell’autunno». Nella nuova ala ci saranno anche i servizi igienici per i disabili, che completano l’accessibilità del museo, a cui si è iniziato a lavorare da qualche tempo.
La collezione paleontologica è stata donata dal dottor Giancarlo Politi, collaboratore del museo e grande appassionato di paleontologia. I pezzi sono numerosi, alcuni di grandissimo valore: ci sono meduse pietrificate (rarissime) e organismi in cui ancora si riconosce l’intestino e il cibo risalente e migliaia di anni fa. La donazione al Comune risale al 26 gennaio del 2004, una data non casuale, anniversario della battaglia di Nikolajevka, durante la ritirata di Russia: «La data di nascita della raccolta – spiega Politi – è il 26 gennaio 1973, quando promisi a un gruppo di alpini che avrei creato qualcosa per ricordare il ricordo del sacrificio della Divisione Julia (una delle divisioni alpine impegnate in Russia nel 1942-43, ndr)». I soldati alpini a cui fece la promessa si chiamavano Nuto Revelli, Mario Rigoni Stern e Paolo Caccia Dominioni.
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