Senza Provincia svanisce il sogno del Campus di Beata Giuliana

La chiusura dell'ente di Villa Recalcati dà il colpo di grazia all'ambizioso progetto di polo scolastico. Restano i finanziamenti per la ristrutturazione dell'Isis Facchinetti mentre a settembre apre il nuovo liceo artistico

Le vacanze sembrano essere l’ultimo dei pensieri di Gigi Farioli, impegnato in questi giorni di fine luglio tra il rilancio dell’azione amministrativa attraverso una riorganizzazione di giunta, partecipate e dirigenza e la revisione della convenzione 2006 con la Provincia di Varese, destinata alla dismissione. Il documento firmato dalle due amministrazioni prevede tutta una serie di interventi, alcuni realizzati, altri superati, altri in via di realizzazione. «Ho avuto un incontro con il presidente Galli – ha detto il sindaco – e insieme abbiamo valutato cosa mantenere della convenzione e cosa togliere». Di sicuro non si farà più il campus scolastico e sportivo di Beata Giuliana, progetto faraonico che prevedeva l’accorpamento di molti istituti superiori di Busto e impianti sportivi nell’area adiacente al palazzetto del ghiaccio attualmente in costruzione, seppur tra mille difficoltà. Di quel progetto rimarrà solo il palaghiaccio, ormai avviato.

«Resta il finanziamento per la ristrutturazione dell’edificio che ospita l’Isis Facchinetti – spiega Farioli – un intervento indispensabile». Nel frattempo si avviano a conclusione, con inaugurazione il 12 settembre, i lavori per il nuovo liceo artistico Candiani (foto in alto) che sorge proprio di fianco al vecchio edificio che attualmente ospita una parte degli studenti dell’istituto diretto da Andrea Monteduro: «Finalmente si chiuderà la diaspora degli studenti dell’artistico – continua Farioli – che andranno tutti nella nuova struttura di via Manara. Al contempo si libererà la sede di piazza Trento e Trieste che dovrà ospitare la Fondazione Blini».

A proposito di Fondazione Blini (che ha in cassa i 200 mila euro messi a disposizione dalla Provincia) questa resterà in vita ma il sindaco annuncia cambiamenti anche nel consiglio di amministrazione per imprimere, anche qui, una nuova spinta che «faccia uscire la fondazione giovanile dall’immagine di comunità Giovanile 2 – ha detto il sindaco che ha messo in discussione anche la sua presenza – forse non dev’essere il sindaco a dover guidare quest’ente che deve volare alto e cercare sinergie importanti». 

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Luglio 2012
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