Tour nel segno di Sagan, ma ora tocca ai favoriti

A Metz lo slovacco vince per la terza volta e batte anche i velocisti. Tra sabato e lunedì il primo verdetto: due giorni di salite e la cronometro di Besançon. Basso sempre accanto a Nibali

Con la strepitosa volata vincente di Peter Sagan a Metz si è conclusa la prima fase del Tour de France, quella con le lunghe tappe di pianura in cui spesso si rischiano due cose, la noia e le cadute. E un capitombolo di grandi proporzioni ha caratterizzato proprio la frazione del venerdì, facendo parecchie vittime illustri: gente come Frank Schleck, Gesink, Brajkovic, Scarponi e Valverde per non parlare di Hesjedal. Il vincitore del Giro, coinvolto nel groviglio a 20 chilometri dal traguardo, ha terminato la giornata addirittura a 13′ dicendo addio a ogni speranza di alta classifica.
La vittoria, come detto, è andata all’uomo che più ha lasciato il segno in queste prime giornate, lo sloveno Sagan: il giovane compagno di squadra di Nibali e Basso (foto www.teamliquigascannondale.com) ha vinto ben tre volte, indossato la maglia verde e completato l’opera dominando anche uno sprint di gruppo (non c’era Cavendish, ancora attardato) pur senza avere un "treno" a sua disposizione.
I successi di Sagan hanno portato serenità e gioia in tutto il clan Liquigas-Cannondale e tolto pressioni all’accoppiata italiana che punta alla classifica: Nibali rimane la prima punta anche in virtù di un buon cronoprologo (ora è 7° a 18" dalla maglia gialla Cancellara) ma Ivan ha rodato per bene la gamba ed è soddisfatto di queste giornate da cui è uscito indenne da cadute. Il varesino è pronto a svolgere il suo ruolo di scudiero ma ora ha molta più fiducia di qualche tempo fa, al termine del Giro perso.
Da domani – sabato – si inizia a salire con l’arrivo a La Planche de Belles Filles, nome dolce per uno strappo duro, Gpm di prima categoria. Difficile che Cancellara possa tenere la maglia di leader, più possibile che qualche uomo di classifica voglia prendersi la prima vittoria e magari mettere in difficoltà qualche rivale in giornata negativa. Domenica poi tappa con sette colli e arrivo in Svizzera nel Canton Jura con il Col de la Croix nel finale mentre lunedì la cronometro individuale di Besançon (41 chilometri) darà il primo verdetto reale della Grande Boucle 2012. E spazzerà via la noia della solita prima settimana.

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Pubblicato il 06 Luglio 2012
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