Varese abbraccia il Varese: 400 tifosi al raduno
Cori, fumogeni e tanti applausi per il primo allenamento a Masnago diretto da mister Castori.Il pubblico si spacca su Ebagua: molti lo fischiano, altri lo difendono
Anche a detta dei cronisti di militanza più lunga, non si era mai visto un raduno del Varese con almeno 400 spettatori sulle gradinate del Franco Ossola. Tanta gente che non si è fermata alla disgraziata serata del 9 giugno, finale di ritorno contro la Samp, ma che anzi ha deciso di guardare avanti fin da luglio, fin dal primo appuntamento con la squadra affidata a Fabrizio Castori. Un bagno di folla che mette i brividi: cori (iniziati con i giocatori ancora negli spogliatoi), bandiere, fumogeni e un’autentica standing ovation al momento dell’ingresso in campo.
Il primo ad attraversare il cemento del velodromo è stato Raffaele Pucino, uno dei confermati; alle spalle il resto del gruppo con in coda Christian Terlizzi cui i supporters hanno dedicato un’ovazione. Stesso destino per De Luca (nonostante un taglio di capelli disastroso) fresco di un contratto triennale con la Nike, Zecchin, Corti e naturalmente Leo Neto Pereira, il più amato tra i ragazzi in biancorosso.
Il brasiliano è finito – suo malgrado – per essere il co-protagonista del caso del giorno, per altro largamente annunciato: la contestazione verso Giulio Ebagua nel giorno del suo ritorno a Varese. Il coro per Neto, come si sa, è anche quello che serve a rinnegare il nigeriano e quando è stato cantato ripetutamente dagli ultras ha prodotto sorrisi in entrambe: di sfida sulle labbra di Ebagua e di imbarazzo su quelle dell’attaccante verdeoro, che del compagno di reparto è buon amico. Il dubbio “Ebagua sì – Ebagua no” sarà uno dei fili conduttori di questa prima parte di stagione e anche sul finire dell’allenamento (doveva essere una sgambata, è stata una seduta vera con tanto di partitella) la tifoseria si è divisa tra i sostenitori e i contestatori del centravanti che a Varese ha giocato per due stagioni prima di trasferirsi a Torino e da lì a Catania dove ha esordito in Serie A.
L’unanimità si è comunque subito ricomposta quando la gente ha cantato in coro “Terlizzi resta con noi”: anche il difensore romano come il collega Grillo è stato al centro di voci di mercato. Anche per questo il pubblico ha espresso il suo parere, per evitare di finire come con Pesoli dodici mesi fa. L’allenamento di oggi è servito anche per rivedere facce conosciute (Figlimeni, Tripoli e i reduci della scorsa stagione) e per individuare quelle nuove. Assente giustificato Oduamadi (con Filipe, Nadarevic e Fiamozzi raggingerà la squadra tra domenica e lunedì), la presenza più nobile è stata senz’altro quella del portiere Rubinho. L’ex genoano però non è ancora sotto contratto e dovrà lavorare doppio per convincere Castori e il preparatore di portieri Verderame: al momento infatti la sua forma fisica è lontanissima da quella ottimale. Il radar sul mercato per questo ruolo rimane quindi acceso.
Il nuovo Varese rimarrà in città sino a domenica sera, per poi salire sul pullman che porterà i giocatori nel ritiro di Brentonico, vicino alla sponda trentina del lago di Garda. La prima parte di ritiro porterà con sé anche tre amichevoli di alto livello (si comincia giovedì con lo Slavia Praga) e le prime indicazioni per Castori e il suo staff. In attesa che dal mercato arrivino gli esiti delle trattative che inevitabilmente cambieranno ancora – si spera poco – la fisionomia di una squadra che la gente ha già iniziato ad amare.
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