Bilancio 2011 approvato “per responsabilità”

La maggioranza di centrosinistra approva il bilancio dell’ultimo anno della gestione Lega-Pdl, senza nascondere le critiche. Scontro Cavalotti-Candiani, alta partecipazione

Approvato il bilancio del 2011 dell’amministrazione comunale. Bilancio presentato dalla passata amministrazione di centrodestra e oggi approvato con i voti dell’amministrazione di centrosinistra. Una situazione che il consigliere Franco Accordino (Movimento Prealpino) ha definito paradossale dichiarando di non voler partecipare al voto. La stessa maggioranza di centrosinistra, tramite la voce di più consiglieri e del capogruppo del Pd (Aureliano Gherbini) e di Sel (Piergiorgio Campanini) hanno dichiarato di non condividere il documento in approvazione, ma di votare «a favore per senso di responsabilità, per non bloccare l’attività amministrativa che deve proseguire». Presenti alla seduta oltre 40 persone. 

La riunione del consiglio comunale si è svolta sabato mattina, 25 agosto, e l’argomento del bilancio consuntivo ha richiesto oltre due ore di discussione, con momenti anche piuttosto accesi tra la maggioranza e i rappresentanti del centrodestra, oggi all’opposizione. La polemica sul documento economico, che riassume quindi l’attività di un anno intero dell’amministrazione comunale, si è aperta con la critica relazione del sindaco Laura Cavalotti: «Siamo di fronte a un bilancio che non ha rispettato il Patto di stabilità imposto dallo Stato, questo è un grosso handicap per l’amministrazione, che porta il Comune a non poter assumere personale, dare incarichi, assumere nuovi mutui, siamo di fatto bloccati su molti fronti. Una scelta politica discutibile, ma che dobbiamo affrontare. Altri punti critici di questo bilancio sono anche la gestione degli oneri di urbanizzazione, usati non per gli investimenti come dovrebbe fare una corretta gestione finanziaria, ma per le spese correnti, aumentando così l’indebitamento del Comune».
Il primo cittadino, ha poi espresso forte perplessità sull’operazione del rifinanziamento dei mutui: «Altra operazione critica: ha ridotto l’indebitamento del comune ed è cresciuto quello della Seprio. Una situazione quest’ultima che dobbiamo ancora definire dalla quale emergerà la vera situazione per il futuro del comune di Tradate». La cavalotti ha poi illustrato che il bilancio ha un avanzo di amministrazione di circa 2 milioni e 300mila euro, di cui 300mila già vincolati per le spese correnti, il resto sarà destinato nelle prossime settimane.

L’ex sindaco Stefano Candiani (Lega Nord), nella risposta come consigliere, ha sottolineato: «È chiaro che non rispettare il patto di stabilità e scegliere di pagare i fornitori è stata una scelta politica: volevamo evitare che chi aveva lavorato per l’amministrazione non rischiasse il proprio lavoro per dei vincoli statali. Per fortuna l’Italia e una Repubblica fondata sul lavoro. Rompere il patto ha forse garantito a chi aveva il rischio di insolvenza di potersi salvare e pagare i propri debiti. Per quanto riguarda gli oneri è vero che sono stati utilizzati per la spesa corrente, ma si deve ricordare ci sono state in passato drastiche riduzioni dei trasferimenti statali. Questo utilizzo degli oneri è stato fatto per sostenere gli investimenti come i mutui contratti. Investimenti che hanno portato a Tradate a godere di servizi che oggi per Tradate sono un vanto, dalle scuole alle rotonde».
Sulle valutazioni sul bilancio sono intervenuti anche gli assessori Giuseppe Scrivo e Sergio Beghi, i quali hanno sottolineato la necessità di votare a favore il bilancio, nonostante l’opinione sull’operato della passata amministrazione sia fortemente negativa. Scrivo ha definito l’istituzione della Seprio come il «peggior errore politico della passata gestione, un errore che i cittadini pagheranno per anni».

La discussione si è poi chiusa con un invito della Cavalotti: «Mi auguro che il dibattito continui a essere propositivo e costruttivo, le questioni personali escano da questo consiglio e ci si affronti sulle tattiche».
Il bilancio è stato quindi approvato con il voto favorevole di tutti i presenti (Pd, Sel, Partecipare Insieme, Città Nuova, Lega Nord, Pdl), tranne l’astensione di Stefano Castiglia (Movimento 5 Stelle) e la non partecipazione di Franco Accordino (Movimento Prealpino).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Agosto 2012
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