Carlo Lucchina via dalla sanità lombarda?

Si rincorrono le voci su un imminente cambio alla direzione dell'assessorato regionale. Il varesino potrebbe essere sostituito da Albonetti

Carlo LucchinaEstate calda, anzi caldissima per la sanità lombarda.
Non basta la ”spending review” a rovinare le vacanze estive di dirigenti di Asl e ospedali impegnati a contenere la spesa come vuole Roma. Ci si è messa anche la magistratura ad aprire fascicoli di inchiesta che fanno tremare lo stesso palazzo milanese. Così, si rincorrono voci che stia per esaurirsi il mandato del direttore generale della Sanità Carlo Lucchina, coinvolto nell’inchiesta su presunte irregolarità nell’assegnazione di finanziamenti per progetti di sperimentazioni cliniche, ultima in ordine di tempo dopo gli scandali su Fondazione Maugeri e del San Raffaele che colpiscono lo stesso Governatore Formigoni.

Già lunedì prossimo potrebbe avvenire l’avvicendamento alla direzione, che potrebbe anche slittare a settembre o a fine anno. Il candidato alla sostituzione più quotato dovrebbe essere il direttore generale dell’assessorato alla Famiglia Roberto Albonetti. Il cambio sarebbe sponsorizzato soprattutto dalla Lega che, a caccia di una nuova poltrona, vorrebbe una scrivania meno problematica di quella della sanità ( dove peraltro conta già su un suo assessore) e vorrebbe arrivare a quella tecnica della famiglia e dell’istruzione, diretta politicamente da Giulio Boscagli, di assoluta fede ciellina. 
 
Nella riunione di lunedì prossim, comunque, si parlerà anche della possibile sostituzione di Pasquale Cannatelli, attuale direttore dell’Ospedale Niguarda  con a carico due indagini della procura di Milano per appropriazione indebita e associazione a delinquere. Al suo posto potrebbe arrivare Francesco Beretta, ora al San Gerardo di Monza, anche lui vicino a Comunione e Liberazione. E proprio a Monza potrebbe continuare l’attività Cannatelli.
 
Ieri, intanto, Carlo Lucchina ha incontrato i direttori di Asl e aziende ospedaliere per illustrare i prossimi tagli di 2,5 milioni di euro legati alla “spending review”. Si tratterà soprattutto di ridurre le spese per beni e servizi riducendo le necessità del 5%, ritenuti sprechi, ma non mancheranno tagli anche per il personale. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Agosto 2012
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