Corsa contro il tempo per far partire la scuola

Nomine e supplenze sono in ritardo di circa un mese. La Lombardia ha deciso di avviare le pratiche in modo provvisorio. Ai supplenti dovrà pensare il singolo istituto

 «Siamo in ritardo di almeno un mese rispetto all’anno scorso, ma non è detto che l’inizio dell’anno scolastico sarà problematico». Ad affermarlo è Claudio Merletti, direttore dell’Ufficio scolastico varesino convocato ieri a Milano dalla direzione lombarda per fare il punto su assegnazioni e utilizzi dei docenti. La Lombardia ha deciso di forzare un po’ la mano nelle more delle indicazioni statali dando il via alle convocazioni per le assegnazioni provvisorie di quanti vengono immessi in ruolo ( con contratto a tempo indeterminato) grazie al decreto ministeriale del 10 agosto scorso. A Varese sono 269 i docenti, dei diversi gradi della scuola, che otterranno la cattedra potendo scegliere tra le disponibilità. I nominati avranno poi 5 giorni di tempo per dare o meno conferma. Il 28 agosto gli incarichi diventeranno definitivi e, a quel punto, si conterano le cattedre rimaste scoperte e si partirà con le nomine delle supplenze: « Stiamo cercando di organizzare le assegnazioni in sedi diversificate per evitare che i candidati debbano ritrovarsi in condizioni disagiate. Temo, però, che ci sarà poi poco tempo per procedere con i contratti a tempo determinato: l’organico sarà quindi completato dalle singole scuole».

 
Una corsa contro il tempo anche per la nomina dei presidi nelle scuole ancora senza dirigente. In provincia di Varese ce ne sono 37: « La Lombardia ha pubblicato la graduatoria provvisoria dei vincitori pur sapendo che si deve attendere la decisione del Consiglio di Stato che deve decidere sull’invalidazione del concorso stesso. Da una prima verifica, in provincia dovrebbero essere circa una ventina i nuovi presidi. I vincitori stanno già segnalando le scuole di preferenza così saremo pronti nel caso la questione giudiziaria venisse archiviata. Nel caso contrario, sarà molto dura…».

Sindacati preoccupati:  « Le immissioni in ruolo coprono solo il 60% del fabbisogno scolastico – spiega Enzo Iannello, responsabile scuola della Cisl – L’inizio dell’anno è a forte rischio».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Agosto 2012
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