Di nuovo allarme-ozono: attenzione a bambini, anziani e malati

Le centraline di Saronno, Gallarate e Busto segnalano un livello d'ozono di primo allarme, per le categorie più sensibili. I rimedi? Almeno cercare di ridurre il traffico

Ozono oltre il livello di attenzione in quasi tutta la provincia: se si prende come riferimento la "soglia d’informazione" stabilita da Arpa (180 microgrammi per metro cubo, µg/mc), quasi tutte le centraline di rilevamento della bassa provincia segnalano uno sforamento, in questi giorni di grandissimo caldo (le uniche sotto il livello sono Ferno e Varese, ferma a quota 170 e 176). In alcuni casi poi si arriva quasi ad avvicinarsi alla "soglia d’allarme" di 240 µg/mc: nello specifico infatti a Saronno si arriva a 217 µg/mc, a Busto Arsizio (centralina via Magenta) a 207, a Gallarate 185.
Cosa significano i due dati-limite? La "soglia di informazione" è – secondo Arpa – "il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive". In pratica: attenzione a far uscire bambini, anziani, persone con patologie, che sono i più esposti a rischi respiratori e malattie cardiache. La "soglia d’allarme" è invece riferita all’intera popolazione, perché gli effetti nefasti dell’ozono sono particolarmente potenti a causa della concentrazione accumulata.

Che fare?  "Poiché l’intensità degli effetti dell’ozono cresce con la durata dell’esposizione dell’individuo – spiega Arpa – la regola principale è quella di limitare l’esposizione e quindi principalmente limitare le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle ore 12.00 alle ore 16.00. E’ quindi consigliato di limitare i lavori pesanti o le attività sportive nelle prime ore della mattina o in serata, quando i livelli di ozono saranno diminuiti. Le ore più calde della giornata andrebbero trascorse in ambienti chiusi, avendo l’accortezza di ventilarli nei momenti freschi come la mattina presto o la sera. Anche l’alimentazione nelle giornate di alti livelli di l’ozono ha una grande importanza. Una dieta ricca di sostanze antiossidanti può aiutare ad abbassare la sensibilità di un individuo all’ozono ed è quindi consigliato, in questi periodi, privilegiare cibi che contengano tali sostanze. I cibi ricchi di antiossidanti sono principalmente frutta e verdura di stagione; per esempio la vitamina C è disponibile in pomodori, peperoni, patate, cavoli, broccoli, verdure a foglia verde, agrumi, fragole, meloni. Utile a tale scopo è anche la vitamina E (uova, asparagi, avocado, noci, mandorle, germe di grano, olio di oliva, olio di arachidi, olio di germe di grano, olio di fegato di merluzzo) e il selenio (pollo, fegato, tonno, molluschi, pomodori, broccoli, cavoli, cipolle, funghi, cereali integrali, lievito di birra, germe di grano). Chiaramente per i soggetti rientranti nelle categorie a rischio, e in generale per le persone anziane e per i bambini, è consigliabile applicare questi suggerimenti anche con livelli di ozono inferiore alla soglia di informazione (180 µg/m3)".

Discorso diverso, invece, per la "prevenzione". Per evitare la formazione di ozono, invece, si raccomanda di evitare di accendere fuochi e barbecue e di limitare l’uso dell’automobile (evitando anche velocità elevate e "sgasate") : sono queste alcune delle fonti principali di questo inquinante. Certo è che limitare il traffico stradale non è facile, tanto più in un territorio percorso da A8, A9 e superstrade varie.

Non desta preoccupazioni invece il Pm10: nella bella stagione, non ci sono i riscaldamenti accesi e ci sono meno veicoli a motore in circolazione e così si rimane sempre sotto il livello di guardia di 50 µg/mc. Il dato peggiore rimane quello di Saronno con 32 µg/mc, seguito dal paese di Ferno con 27 µg/mc.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Agosto 2012
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