“Ho provato a portarlo a riva, ma la corrente me l’ha strappato via”

Il racconto di Julian, il fratello di Ylie Butnariu, l'uomo di 45 anni che ha perso la vita nel lago. «Ha voluto tuffarsi, anche se lo avevo avvisato di aspettare: avevamo mangiato da poco»

"Riale del boschetto". Sembra un termine coniato apposta per inquadrare un piccolo paradiso: una strada sterrata che attraversa la ciclabile, supera alcuni prati con qualche raro albero che fa da confine tra i diversi terreni e arriva a baciare il Lago di Varese. Un Eden che si affaccia sull’acqua a Voltorre, la frazione di Gavirate che dà il nome anche alla punta che si allunga nel lago e dalla quale si gode una panoramica su gran parte di esso.
È in un posto simile che la famiglia Butnariu ha trovato l’inferno. È bastato un minuto, una distrazione, forse un’imprudenza: così è morto Ylie, falegname di origine rumena che aveva scelto proprio il Riale del boschetto e la Punta di Voltorre per passare una domenica al fresco con i parenti più stretti. Fratelli, sorelle, cognati e nipoti, in tutto una decina di persone residenti a Tradate da alcuni anni e già pratici del posto: erano stati più volte su quella piccola spiaggia, anche perché è zona di pesca sportiva, un hobby di cui anche i fratelli Butnariu erano appassionati.
Anche oggi Ylie e gli altri erano attrezzati per questo: dopo un pic-nic sull’erba il programma era quello di preparare canne, ami, esche e mulinelli quando però il 45enne ha deciso un fuori programma. «Ha voluto tuffarsi, anche se lo avevo avvisato di aspettare: avevamo mangiato da poco, gli ho detto di attendere che più tardi anche noi avremmo fatto un bagno» racconta in un buon italiano Julian, il fratello, l’uomo che ha fatto di tutto per salvare Ylie dalle acque del lago.
È sempre lui, sconvolto e disperato, a raccontare la dinamica di quanto è successo poco dopo le 14. «Io ho sentito il tuffo, mio cognato ha visto mio fratello in acqua e subito dopo lo ha sentito chiedere aiuto. Ci siamo lanciati nel lago, io più avanti, e ho afferrato Ylie che era in difficoltà: ho provato a portarlo a riva ma la corrente mi allontanava (per tutto il giorno, in effetti, il vento ha soffiato in direzione di Groppello ndr) e il suo peso mi trascinava sotto. Mio cognato ha provato a lanciarmi un pallone per sostenerlo, ma io non ce l’ho più fatta: mi è scivolato via, ho tentato di prenderlo per il costume, poi per i capelli e infine l’ho perso».
Julian è rimasto sulla riva fino alla fine, raccontando l’accaduto quasi per esorcizzare la notizia che nessuno voleva sentire e che invece è arrivata alle 15,50 quando il sommozzatore dei Vigili del Fuoco, all’ennesimo tentativo, ha trovato il corpo senza vita a pochi metri dalla costa, non lontano da dove era entrato in acqua. Ylie Butnariu aveva lasciato il suo paese per cercare lavoro, era stato in Italia e in Grecia, si era sposato ma il matrimonio era finito. Così, oltre un anno fa, è tornato nel nostro paese dove faceva il falegname e dove aveva la gran parte dei parenti. Abitava a Tradate dalla sorella che ora, sconvolta e con le lacrime agli occhi, non sa darsi pace. Con il pensiero al povero Ylie e il cuore all’anziana madre che vive in Romania: «E ora, a lei come faccio a dirlo?».

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Pubblicato il 05 Agosto 2012
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