“La Regione sostiene i giovani imprenditori”
L'assessore Ruffinelli: "Il governo faccia la propria parte, le regole siano uguali per tutti"
"Il problema dell’occupazione giovanile è uno dei più importanti e gravi in questo momento e deve ricevere la necessaria attenzione da parte di tutti". E’ la riflessione dell’assessore allo Sport e Giovani di Regione Lombardia Luciana Ruffinelli, in merito ai dati sulla crisi dell’imprenditoria giovanile diffusi da Infocamere.
I NUMERI DELLA CRISI – Secondo quanto reso noto dalle Camere di Commercio, gli imprenditori "giovani" (cioè al di sotto dei 35 anni) sono diminuiti nell’ultimo anno del 3,4 per cento e le imprese "giovanili" sono scese a quota 642.000, registrando una diminuzione del 3 per cento.
Sempre tra giugno 2011 e giugno 2012 le aziende guidate da under 35 iscritte alle Camere di Commercio sono diminuite di 23.000 unità, con una perdita nella sola Lombardia di 3.654 imprese.
IL SUPPORTO DI REGIONE LOMBARDIA – "Regione Lombardia -prosegue l’assessore Ruffinelli – con l’edizione 2011-2012 del progetto ‘Start up’ per l’avvio delle imprese giovanili e femminili, sta facendo la propria parte con un finanziamento totale di più di 2 milioni e mezzo di euro. Come assessore delegato sto cercando di reperire nuove risorse, per poter ripetere questo progetto anche il prossimo anno e offrire ancora più opportunità ai nostri giovani".
NECESSARIE MENO BUROCRAZIA E PIÙ GARANZIE – "Ognuno deve però fare la propria parte – è l’appello lanciato dall’assessore – la legislazione deve diventare sempre più snella e meno burocratica, ma, soprattutto, deve offrire maggiori garanzie per favorire la sopravvivenza e la competitività delle nostre produzioni, la cui eccellenza non può soccombere alla concorrenza di chi non rispetta le norme sindacali, sanitarie e ambientali".
REGOLE UGUALI PER TUTTI – "Mentre i nostri giovani faticano ad avviare nuove imprese, il Governo e la sua maggioranza, attraverso l’ennesima sanatoria all’italiana, approvano un’amnistia per gli imprenditori che fanno lavorare i clandestini: questo non è più accettabile" denuncia Luciana Ruffinelli. "Nel mercato della libera concorrenza – conclude l’assessore – le regole devono valere per tutti, altrimenti chi le rispetta è costretto a uscire, a vantaggio di chi prospera e cresce in maniera sleale".
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