Quegli atleti olimpici che “vanno” a gelato

Mimmo è il proprietario della gelateria del paese, presa d’assalto dagli australiani che hanno la base dell’allenamento a poche centinaia di metri. “Per loro non è un semplice cono serale, ma un vero alimento”

gelateria gavirate foto primaPer la vogatrice olimpica Katye, è il “laimone” un buon motivo per uscire la sera coi suoi bimbi e farsi un allenamento aggiuntivo di qualche centinaia di metri per gustarsi la sua maxi coppetta, che forse ha contribuito a portarla sul podio. Per Tommy e Path, che la sera escono col fisioterapista Charlie, quello che fa chiudere gli occhi per un momento è “mascarponi e nutella”.
Sono gli olimpici Australiani, che hanno fatto il giro del mondo per allenarsi sul lago di Varese dove da anni è aperta una struttura dedicata all’allenamento delle società sportive provenienti da tutto il Paese e che per diversi motivi – anche per le Olimpiadi – hanno bisogno di un punto d’appoggio europeo. Per questo, e con un forte turnover di atleti, a Gavirate dove un tempo sorgeva il liceo scientifico oggi ragazzoni dalle spalle larghe e biondissime amazzoni escono con la prima nebbia che saluta le albe sul lago, per un lungo training di corsa o per fendere l’olio del lago con ampie vogate.
Ma la sera tutti, o quasi, non possono fare a meno del gelato di Mimmo. La sua è una storia come tante, partita durante il boom economico quando da Gallipoli, in Salento, arrivò a Varese. «Ho imparato a fare il gelato nel 1964 a Comerio, quando si faceva con paletta e ghiaccio, e per arrivare ad avere un gusto pronto, ci volevano 4-5 ore».
Chissà com’era buono…«Sì era buono, ma la qualità oggi è superiore, basti pensare al pistacchio: oggi si impiega la materia prima, allora si metteva un po’ di base, colorante e via andare: altri tempi».
Sta di fatto che questa mattina all’apertura, Mimmo è al lavoro già alle 9 nella sua gelateria di piazza XX Settembre: «Devo incominciare presto perché per fare il gelato ci vuole tempo. E tutti i giorni ne faccio di nuovo: quello di giornata viene consumato tutto o quasi a ridosso dell’orario di chiusura: se avanza viene buttato».gelateria gavirate foto
Il posto è strategico: e il passaparola veloce tra gli atleti che si passano il testimone tra chi parte e chi arriva: “Se esci la sera, fatti una camminata in riva al lago e se entri in paese dalla rotonda trovi Mimmo”. Quindi, specialmente d’estate è facile vivere il tempo di un cono tra chiacchierate in un inglese un po’ strano, e vedere giovani sportivi fare il bis e a volte il tris con cialde cariche di tutti gli abbinamenti pensabili, anche i più improbabili in tema di gelato.
«Per noi il gelato è una passeggiata serale, ma per gli stranieri rappresenta un vero e proprio alimento: non è raro vederli arrivare anche durante il giorno e farsi una scorpacciata»
Mimmo ha la gelateria da 14 anni: sta facendo fortuna per via degli australiani? «Mah, il lavoro c’è sempre stato, anche coi budini, le meringhe: non ho particolari problemi. Diciamo che c’è stato un incremento».
Stamattina, a “bocce ferme”, l’Italia è guarda caso proprio davanti all’Australia nel medagliere olimpico: noi siamo al 9° posto con 7 ori 6 argenti e 6 bronzi; loro, gli australiani sono al 10° posto con 6 ori, 10 argenti e 13 bronzi: molte delle medaglie sono state vinte proprio nella canoa (un oro ieri, 9 agosto, nel “K4 1000 metri”) e nel canottaggio. Chi vincerà secondo Mimmo? «Non importa chi vincerà – conclude – . L’importante è sempre gareggiare in maniera onesta. Se qualcuno vuole doparsi con stracciatella e cioccolato venga pure da me: ci penso io».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Agosto 2012
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