Rapinavano i Rolex sotto casa, 6 arresti

Adocchiavano le vittime in discoteca, poi le seguivano fino alle loro abitazioni. Operazione dei carabinieri di Varese coordinata dal pm Massimo Baraldo: 8 rapine, la prima è avvenuta in un garage di via Bernascone

Una batteria di rapinatori napoletani setacciava le discoteche di Milano, a caccia di giovani ricchi da derubare: puntavano ai rolex, li adocchiavano, poi seguivano le vittime fino a casa, e quando parcheggiavano l’auto in garage, li avvicinavano con pistola e si facevano consegnare l’oggetto di valore. Otto colpi sono stati ricostruiti dai carabinieri di Varese, coordinati dal pm Massimo Baraldo che ha ottenuto dal gip 6 ordinanze di custodia cautelare. Gli arrestati sono Fabio Mellone di 29 anni, Daniele Liotta di 23 anni, Domenico Maddaluno di 26 anni, Elio Papi di 24 anni, Fabio Imparato di 31 anni, Francesco Muro di 24 anni, mentre è indagato D.E. di 30 anni. Tutti di Napoli.
L’indagine è iniziata quando il 10 febbraio del 2011, un deejay varesino di 25 anni, passa la notte tra i locali di zona Porta Garibaldi, ma non si accorge che al ritorno a Varese, alle 5 di mattina, mentre parcheggia il suo Porsche Cayenne in un garage di via Bernascone, si trova una Ford Fiesta che lo segue a distanza. Due uomini scendono e lo minacciano con una pistola. Gli dicono “dacci l’orologio” e si fanno consegnare un Rolex Daytona del valore di 12mila euro e un Iphone 4. La rapina è contestata a Liotta e Mellone, che secondo le accuse sono i capi della banda, e di volta in volta reclutano “aiutanti” (in questo caso Maddaluno). I tre pare abbiano noleggiato l’auto a Capodichino e sono residenti nella zona di piazza Mercato a Napoli. Per ogni colpo si procurano un’auto poco vistosa, poi partono verso il nord, a caccia di giovani facoltosi da aggredire. 
I carabinieri e il pm Baraldo visionano i filmati delle telecamere, scoprono che la Ford Fiesta dei rapinatori è passata alle 4 e 44 di quella notte dal telepass di Gallarate senza pagare la tariffa verso nord, e vedono la stessa auto in alcune telecamere a circuito chiuso in zona via Bernascone. Il modus operandi è sempre lo stesso e, spulciando tra le rapine dello stesso tipo, gli investigatori ricostruiscono tutta la serie.
L’11 febbraio 2001 Mellone, Liotta e Maddaluno agiscono a Milano, in via Macchi, puntano la pistola un giovane che hanno adocchiato in discoteca, e gli portano via il Rolex Daytona, un cappello, un cappotto, il portafogli, 6 carte di credito e 200 euro. Il 4 marzo Mellone, Liotta e Papi seguono la vittima fino a Bergamo in via Salmandro, puntano la pistola alla tempia a un giovane e gli rubano un rolex da 6mila euro, 150 euro, un telefonino, le chiavi di casa e dell’auto. Il 5 marzo Mellone, Liotta e Papi rubano un Rolex da 8mila euro sotto casa a un milanese, il primo maggio Mellone Liotta e Imparato vanno fino a Lucca dove rubano il Rolex, 150 euro e le chiavi dell’auto a un toscano. Altri furti avvengono a Milano in via Mascagni, o addirittura in largo la Foppa, dove il 13 giugno del 2011 Mellone, Maddaluno e un terzo complice aggrediscono a calci e pugni un ragazzo per rubargli il rolex, e lo lasciano a terra sanguinante. O ancora il 10 luglio in via Cassinari sempre a Milano dove a Mellone, Muro e Maddaluno è contestata una rapina con Rolex e 500 euro in via Cassinari. Un primo arresto coinvolge Fabio Mellone e avviene durante una rapina il 28 settembre a Milano. Lo stesso rapinatore era stato coinvolto il 2 maggio in un inseguimento con la Polstrada a Viareggio dopo la rapina di Lucca. Infine, nell’indagine era nato anche il sospetto che la stessa banda avesse rapinato l’ex calciatore Stefano Bettarini, ma la procura non ritiene che vi siano indizi gravi per contestare quell’episodio ai sei arrestati.
 

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Pubblicato il 02 Agosto 2012
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