Rivoluzione in pronto soccorso: aumentate le visite a pagamento

Dal primo giugno la Regione ha posto delle regole rigide per la valutazione dei casi meno gravi. Solo otto le situazioni da "codice verde". I codici bianchi sono oltre il 35% del totale

Tutto e gratis non è più la regola nei pronto soccorso degli ospedali. Dal primo di giugno, infatti, Regione Lombardia ha posto delle regole precise per l’assegnazione dei "codici" verde o bianco, che indicano le diverse gravità delle situazioni. In particolare ha definito precisamente i codici verdi, lasciando "bianche" tutte le situazioni che non hanno bisogno di un intervento urgente come quello che si offre nei pronto soccorso. L’assistenza, in questi casi, va pagata: 25 euro a visita.

La novità, però, non sta tanto nella cura a pagamento, che c’è sempre stata, quanto nell’aumento dei codici bianchi: « La Regione ha fissato paletti molto rigidi – spiega il dottor Roberto Riva, direttore sanitario dell’azienda ospedaliera di Varese – Sono solo otto i casi in cui un codice verde viene confermato come tale. A gennaio, per esempio, i bianchi erano l’11,9% del totale. A giungo sono saliti al 35,5% mentre a luglio sono stati il 31,5%. Da giugno, inoltre, abbiamo attivato l’ambulatorio dei codici bianchi dove medici di medicina generale visitano i casi meno gravi come se fossero in ambulatorio, senza esami diagnostici».

Ma quali sono gli otto casi in cui un codice verde viene confermato?
1) Quando c’è l’esigenza di ricovero
2) quando il paziente viene trattenuto in OBI ( Osservazione breve intensiva) per più di sei ore
3) in presenza di traumi acuti  ( fratture, lussazioni, distorisioni) che richiedano applicazioni di gessi o tutori, o ferite che vanno medicate con suture o applicazione di colla biologica
4) nel caso di ustioni di primo grado di estensione superiore al 18% della superficie corporea o ustioni di maggiore gravità
5) chi ha ingerito/inalato/ritenuto un corpo estraneo che richieda estrazione strumentale
6) chi acussa un’intossicazione acuta ma solo se si richiede ricovero o osservazione superiore alle 6 ore
7) per presentano condizioni di rischio collegate allo stato di gravidanza
8) chi è stato inviato in PS dal proprio medico di base o dalla guardia medica con esplicita richiesta di ricovero.

Tutti gli altri casi verranno trattati ma dimessi con il codice bianco e il pagamento del ticket. Sono esenti solo i bambini sotto i 14 anni, gli over 65 e coloro che godono delle esenzioni per reddito, invalidità per patologia anche se limitatamente alle prestazioni previste dell’esenzione. 

«L’ambulatorio dei codici bianchi è ancora in fase di rodaggio – racconta il dottor Riva – quando sarà a regime lavorerà tutti i giorni adlle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Per ora, abbiamo personale per coprire i turni dal lunedì al venerdì ma solo di mattina. Chiaramente, quando è chiuso, tutto il lavoro grava sul pronto soccorso. Stiamo ancora tarando le procedure, per cui può capitare qualche imprecisione, ma l’assistenza assicurata non è cambiata nella sostanza ma solo nell’impostazione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Agosto 2012
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