Tutti contro Elcon, ma con due manifestazioni separate
Si spacca il fronte No Elcon in vista del sopralluogo al polo chimico il prossimo 6 settembre. E il motivo non è nuovo: le presenze di gruppi neo-fascisti
Giovedì 6 settembre. E’ in questa giornata che si scriverà un importante capitolo sul futuro di Castellanza e del progetto di Elcon in città. Proprio in quel giorno, infatti, arriveranno in visita i rappresentanti della conferenza dei servizi per un sopralluogo mirato a valutare sul campo il progetto che la multinazionale israeliana vuole mettere in cantiere.
E chi quel progetto non lo vuole, certo non può farsi scappare questa occasione. Così in molti si stanno preparando per presidiare gli ingressi del polo chimico con una manifestazione. Anzi due. Per la prima volta infatti, il movimento No Elcon pare essersi spezzato. Da un lato lo “storico” comitato Valle Olona Respira, che si darà l’appuntamento alle 9.30 davanti al municipio, e dall’altro una “neonata” assemblea popolare i cui membri si troveranno alle 8.30 davanti ai due ingressi del polo chimico.
«All’inizio eravamo tutti all’interno del comitato -spiega Bruno Monhurel, uno dei padri della nuova assemblea popolare- abbiamo collaborato con tutte le iniziative, dalla biciclettata alle varie conferenze, ma poi ci siamo sentiti esclusi e abbiamo sentito il bisogno di andarcene». I motivi che hanno spinto diversi membri che hanno visto nascere il comitato sono essenzialmente «una struttura estremamente verticistica dell’organizzazione» e la presenza di «membri di associazioni di chiaro stampo neo fascista». La polemica riguardo a queste presenze non è nuova all’interno del comitato ed è stata proprio questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Questo perchè «fino a quando si tratta di singoli membri non ci sono problemi» ma quando invece sono «gruppi di chiara matrice fascista ad unirsi al comitato, ci saremmo aspettati una netta presa di distanze». Che, però, non è arrivata. Delusi dalla deriva presa dal comitato, «ce ne siamo andati» e per tutto giugno «abbiamo organizzato assemblee informative, partecipate anche da un centinaio di persone». Quando poi è stata decisa la data del sopralluogo «abbiamo subito deciso di organizzare un presidio» chiedendo le autorizzazioni «oltre un mese fa».
Adesso anche Valle Olona Respira ha deciso -com’era prevedibile- di scendere in piazza con una manifestazione parallela. «Ben venga -commenta Bruno Monhurel- ma la nostra presenza sarà defascistizzata».
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