L’Insubria presenta al ministro il suo “gioiellino”
I lavori al collegio Carlo Cattaneo sono ultimati e la struttura sarà inaugurata giovedì 18 ottobre alla presenza del ministro Profumo
Il gran giorno dell’Insubria è arrivato. Giovedì 18 ottobre, alle 17, a Bizzozero si terrà la cerimonia di inaugurazione del nuovo collegio universitario dell’Insubria di Varese. Come era stato annunciato dal rettore, Renzo Dionigi, al taglio del nastro interverrà anche il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. Quello del collegio, denominato "Carlo Cattaneo" è un sogno che ha radici lontane: «Un’opera voluta tenacemente e che l’università attendeva» ha detto Dionigi. «E un intervento anche piuttosto costoso: abbiamo investito oltre dieci milioni di euro per realizzarlo. La spesa è stata sostenuta grazie ai finanziamenti ministeriali. Ricordo i tanti viaggi a Roma che io stesso ho compiuto per riuscire a portare avanti questo ambizioso progetto».
Con l’entrata in funzione della struttura, l’università avrà a disposizione 96 camere, 6 monolocali e 2 bilocali, oltre all’apprtamento del rettore del collegio e all’appartamento del custode.
«L’apertura del collegio permetterà di ampliare l’attrattività della nostra università.
Si potrà inoltre colmare una lacuna che finora ci ha limitato, ossia la possibilità di ospitare dei
Oltre alle camere il collegio dispone di spazi comuni, di una biblioteca, di una sala musica, un’aula magna, delle cucine e anche una palestra. «Nella concezione di questa opera ci siamo ispirati agli storici collegi delle università italiane – ha illustrato il professor Giancarlo De Luca prorettore per l’edilizia -. Io stesso devo molto della mia formazione all’esperienza del Ghislieri di Pavia. Il collegio dell’Insubria non sarà perciò solo un dormitorio ma uno spazio vivo dove gli studenti potranno crescere e condividere le proprie esperienze di vita e di studio. L’idea inoltre è quella di riservare delle camere agli studenti più meritevoli, con una buona media e in linea con gli esami».
Da definire è anche l’aspetto amministrativo: «Stiamo esaminando diverse alternative per individuare il soggetto che si occuperà della gestione – ha spiegato il dirigente dell’area Affari generali, Federico Raos –. Il collegio è un "gioiellino" e vogliamo assicurarci che tale rimanga. Per questo motivo sono al vaglio delle ipotesi diverse come l’amministrazione diretta oppure l’affidamento al consorzio Cidis, l’ente delegato per gli interventi per il diritto allo studio».
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