“I miei zombie con Brad Pitt stanno per arrivare al cinema”

Pronto il trailer del film “World War Z” prodotto dal divo hollywoodiano, a cui ha lavorato al make up anche il saronnese Andrea Leanza, giovane molto critico con l'Italia

«Vedere che il film di zombie dove ho lavorato è finito, è un’emozione indescrivibile». Andrea Leanza è originario di Saronno, lo avevamo incontrato già qualche mese fa quando fu chiamato nel gruppo del make up (trucco) del film World War Z, prodotto e interpretato da Brad Pit. Ora il film è finito ed è appena stato distribuito il primo inquietante trailer. Per Andrea, che ora vive e lavora a Londra, è un’ulteriore conferma del proprio talento e della propria passione. «È davvero emozionante immaginare che tra poco il film esce al cinema – racconta -. Solo a pensarci mi agito. Finalmente dopo tanti anni di fatica sono riuscito a mettere il piede dentro al mondo del cinema internazionale, ancora non ci credo».

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Zombie e dinosauri, gli effetti speciali di Andrea Leanza 4 di 8

A cosa stai lavorando ora?
«Al momento stiamo ultimando i reshoots di WWZ, poi ci sarà un periodo "morto" come ogni inverno e col nuovo anno si spera di essere chiamati per un nuovo film. Ogni tanto lavoro anche per produzioni televisive come "Dr. Who" oppure "Wizards vs Aliens" della BBC, qualche commercial tipo quello della Mentos con gli alieni e, qui e lí, ci infilo qualche progetto personale di scultura».

Torni a Saronno ogni tanto? 

«In media torno due volte all’anno, per il mio compleanno ad agosto e per Natale». Non ti manca l’Italia? «L’italia non mi manca affatto, semmai mi mancano famiglia e amici. Purtroppo al momento vedo l’italia, i minuscola di proposito, come un posto buono solo per il turismo, anche se ci sarebbe da migliorare pure quei servizi. Non credo sia più il posto ideale per viverci. Qui a Londra si sta decisamente meglio e le possibilità sono molte se le sai cogliere e ti dai da fare seriamente».

È più facile essere considerati professionalmente?

«Non sto assolutamente dicendo che sia più semplice, affatto! È dura lo stesso e la vita costa cara; l’unica differenza è che qui fatichi per crescere ed ottenere davvero qualcosa. E la meritocrazia funziona. In italia fatichi per sentirti frustrato e impotente, e se sei bravo e giovane i "vecchi" cercano di tenerti lontano per paura di perdere la seggiola. Tra l’altro sono bravissimi gli italiani a farsi chiamare "maestro", basta fare una cosa carina una volta e conoscere qualcuno che "ti lancia" e rimani maestro a vita anche se non hai la minima intenzione di evolvere, metterti alla pari con le tecniche più moderne… l’italietta è piena di menosi sedicenti "professionisti" che se vedessero come si lavora davvero "di qualità" gli cadrebbe la mandibola a terra».

Sembrano affermazioni con poca speranza…

«Sono convinto che un giorno i vecchi spariranno e l’italia si ritroverà con una mancanza ed un bisogno di professionisti su tutti i settori, dato che stanno fuggendo tutti all’estero, e sarà costretta a richiamarli pagandoli a caro prezzo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Novembre 2012
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