Antiriciclaggio e uso del contante: i consigli di Confartigianato Varese

L’Associazione di Viale Milano organizza un convegno per martedì 11, dalle ore 18.30, a Malpensafiere di Busto Arsizio

Creare una cultura dell’antiriciclaggio. Questo è uno fra gli obiettivi del convegno che Confartigianato Imprese Varese ha organizzato per martedì 11 dicembre, dalle ore 18.30 alle 20.30, nella Sala Caproni di Malpensafiere a Busto Arsizio. L’incontro è gratuito e aperto a tutti. Per partecipare è sufficiente compilare il modulo on-line nel sito di Confartigianato Varese: www.asarva.org. Ricordiamo che la normativa sull’antiriciclaggio prevede pesanti sanzioni civili e penali a carico delle imprese ma anche degli istituti di credito, avvocati, commercialisti, notai, professionisti, enti e istituzioni. Un insieme di leggi complesse nel quale ci si deve districare con particolare attenzione, perché l’antiriciclaggio è un problema di tutti. Al convegno di martedì 11, i professionisti di Confartigianato Imprese Varese – Claudio Pozzobon e Gianpaolo Lamantia, dottori commercialisti e revisori legali – entreranno nel merito della normativa con un focus del tutto particolare sul problema dell’uso del contante. Quali le mosse giuste per non sbagliare? Se si superano i 1000 euro è obbligatorio pagare con assegno, bonifico, carta di credito? Quali sono le sanzioni, anche penali, per l’imprenditore o per il consulente fiscale che non segnala operazioni sospette? E quali sono, invece, gli adempimenti per non incorrere nelle sanzioni? «Il mondo è molto complicato», dice scherzosamente Claudio Pozzobon nel fare intendere quanta cura si debba porre nell’avvicinarsi alla normativa sull’antiriciclaggio. «Ma è sempre la solita storia: per punire alcuni “furbetti”, si vanno a colpire i molti che si sono comportati correttamente. Tra questi ultimi l’imprenditore della piccola impresa, che ha sempre pensato a far marciare la propria attività».
Convegno formativo, quindi, per «fornire agli imprenditori una serie di indicazioni che sono emerse con le tante circolari ministeriali. La norma sembra semplice, ma poi si scopre di aver commesso tanti errori, anche se in buona fede».
Il fine del convegno? «Prima di tutto rendere digeribile l’uso del contante, che ormai incide con vari livelli di pericolosità sulla vita quotidiana anche d’impresa. In realtà, sembra paradossale doversi preoccupare “dell’uso del contante”, ma è corretto sottolineare che anche un’associazione come Confartigianato Varese – per quanto riguarda il servizio fiscale alle imprese – è corresponsabile nel dover denunciare errori commessi nell’utilizzazione del denaro da parte dell’imprenditore suo associato». Insomma, meglio evitare le situazioni spiacevoli e fare chiarezza. Perché se da una parte «c’è chi abusa, dall’altra c’è chi fa le cose in buona fede», prosegue Pozzobon. Durante il convegno, per meglio guidare le imprese e dare loro consigli pratici sul da farsi, saranno presentate anche alcune casistiche con le quali prendere in considerazione le diverse situazioni che potrebbero presentarsi quotidianamente.Dunque, tanti gli esempi calati anche sui singoli comparti imprenditoriali: acconciatori, edilizia, meccanica. Perché i casi possono essere diversi l’uno rispetto all’altro.

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Pubblicato il 06 Dicembre 2012
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