Azzi e Puricelli: “Continuiamo ad essere contro Elcon”
I due ex-consiglieri regionali del Pdl esprimono il loro sostegno al comitato Valle Olona Respira e alla risoluzione approvata nell'assemblea dello scorso 24 novembre
«Aderiamo all’appello lanciato dal Comitato ValleOlonaRespira, che ha trovato recentemente espressione in una specifica risoluzione, volta a respingere il progetto dell’impianto per il trattamento di rifiuti speciali, chimici e farmaceutici Elcon Italy che dovrebbe sorgere nell’area dell’Ex Polo Montedison di Castellanza. Fin dalla scorsa primavera abbiamo mostrato un interesse sulla questione e ci siamo mossi tempestivamente, dando voce alle preoccupazioni di un territorio di 200 mila abitanti. Per queste ragioni sottoscriviamo l’atto e ci opporremo a un progetto che risultasse potenzialmente dannoso per la collettività e l’ambiente». Così i consiglieri regionali del Popolo della Libertà Giorgio Puricelli e Rienzo Azzi, che è anche Presidente della Commissione Territorio, a pochi giorni dall’incontro pubblico organizzato dal comitato ValleOlonaRespira, nel quale si è approvata una risoluzione unitaria volta a scongiurare l’insediamento della struttura nella zona sud della Provincia di Varese.
«Già lo scorso 12 aprile – sottolineano Puricelli e Azzi – abbiamo espresso la perplessità a un tale progetto e ci siamo fatti promotori di un’interrogazione presso il Consiglio regionale nella quale chiedevamo di investire Arpa dell’incarico di verificare le eventuali ricadute ambientali legate all’apertura dell’impianto. Ciò anche in base alla considerazione che le acque reflue conferirebbero nel depuratore pubblico e da lì nel fiume Olona, fra i corsi d’acqua più inquinati della regione Lombardia, e che la struttura dovrebbe trovare insediamento in un’area già in sofferenza a causa della presenza di numerosi impianti industriali e del termovalorizzatore Accam, unico presente nell’intera provincia». «Alla luce di queste e altre considerazioni – proseguono i due esponenti azzurri -, che tengono conto dei rilievi e delle preoccupazioni dei sindaci del comprensorio e di migliaia di cittadini, siamo convinti della ragionevolezza di una scelta prudenziale a tutela della salute degli abitanti e per la salvaguardia dell’ambiente».
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