Blitz di Striscia ad Arcisate: “Betoniere scaricano vicino alla falda”

Le immagini inviate al tg satirico ritraggono terreni su cui sono state lavate cisterne contenenti cemento. Un sopralluogo era già stato effettuato, l'area adesso è monitorata

arcisate betonieraGetti d’acqua nelle betonierie, per pulirle del cemento liquido in esse contenute. Un’operazione, però, che non avviene all’interno di strutture attrezzate per la raccolta delle acque nere, bensì scaricando direttamente sui terreni. La denuncia arriva da Max Laudadio di Striscia la notizia che ha realizzato nella puntata di giovedì sera, 13 dicembre un servizio da Arcisate.
Le telecamere riprendono le operazioni di lavaggio. E poi le immagini si spostano in un cantiere da dove si desume che i mezzi arrivino. Nel servizio viene intervistato il direttore dei lavori all’interno dell’area cantiere, il quale asserisce che l’Arpa ha effettuato analisi del territorio non più tardi di due settimane fa.
La seconda parte del servizio andrà in onda venerdì sera, ma nel frattempo sulla vicenda scrive una lettrice di Arcisate, Maria Cavuoti: “Vivo in Via Cantello, quelle autobotti sfilano a tutta velocità avanti e indietro dalla cava o sostano a motore acceso sotto i nostri balconi per fare comodamente colazione o l’aperitivo al bar di fronte…io ormai sono la pazza che urla e sbraita contro questi cafoni di autisti (non tutti) che parcheggiano dove gli pare, spessissimo a motore acceso sotto gli appartamenti abitati anche da neonati”.
Le immagini che ritraggono betoniere lavate direttamente sulla terra sarebbero state inviate a Striscia da Marino Patella “esperto di problemi ecologici” si legge nel servizio andato in onda.

IL SERVIZIO

«Lavano le betoniere sul suolo arcisate betonierasopra le falde acquifere a trenta metri dal ruscello Bevera – spiega ai microfoni Patella mentre scorrono alcuni immagini che testimoniano il fatto -. Questo provoca due conseguenze: l’acqua che va a contatto col cemento si contamina con veleni e vengono prodotti dei fanghi che costituiscono un rifiuto speciale che andrebbe smaltito con una procedura ad hoc».
Le immagini registrate mostrano anche un pozzo vicino alle falde, «qui vengono raccolti tutti i dilavamenti che poi filtrano nel terreno – spiega Patella -. Inoltre abbiamo scoperto una superficie di 70 metri per 30 metri dove hanno stoccato i fanghi».

Intervistato dalla trasmissione di Canale 5 il direttore dei lavori ha spiegato che in un recente sopralluogo, i tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) hanno trovato tutto in regola. Striscia la Notizia ha chiamato direttamente l’Arpa e ha annunciato novità per il servizio di stasera.

Intanto, il sindaco di Arcisate Angelo Pierobon conferma di essere venuto a conoscenza del fatto grazie alle segnalazioni dell’associazione Amici della Terra. «Per questo era stato fatto un sopralluogo con Arpa, Asl, un funzionario dell’ufficio tecnico del comune e la forestale – spiega il sindaco – che però non aveva evidenziato problemi nell’immediato, se poi sono intervenuti altri fattori chiederemo spiegazioni».

Il comandante di Varese del corpo forestale dello stato Paolo Moizi spiega che il controllo effettuato è agli atti e l’intera area è monitorata, «il problema è che il tipo di irregolarità segnalate devono essere colte sul fatto per poter essere perseguite, accertamenti sono comunque in corso».
L’Arpa spiega che i suoi funzionari erano usciti lo scorso 19 novembre per un controllo sull’impianto di betonaggio. L’ente era stata chiamata dal corpo forestale aveva chiesto di effettuare un sopralluogo in seguito a un esposto inviato a comune, Asl e Noe che effettivamente si è svolto solo sull’impianto.
In quell’occasione Arpa ha registrato e verbalizzato i risultati e le anomalie emerse e lo ha affidato alla forestale per ulteriori controlli.
L’11 dicembre, giorno successivo al servizio di Striscia, l’Arpa è tornata sul posto e ha fatto un ulteriore ispezione in contraddittorio con gli addetti del cantiere. In quell’occasione sono stati fatti ulteriori controlli e campionamenti e i risultati verranno mandati alle autorità competenti.

Anche l’assessore provinciale all’Ambiente Luca Marsico si è messo in contatto con Arpa, «La questione è attentamente monitorata – spiega l’assessore -. Il fatto che ci sia l’attenzione di Arpa mi tranquillizza, perché la Valle della Bevera è ad altissimo pregio ambientale, e li tra l’altro vengono attinte le risorse idriche di Varese. Per questo c’è un’assoluta attenzione e se sono stati commessi degli atti illegittimi o illeciti Arpa li saprà individuare e segnalare alle autorità competenti».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Dicembre 2012
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