Blocco ai treni, il sindacato: “Si poteva evitare”

Dopo l'ondata di ritardi causata dai turni del personale in tilt, i sindacati dei ferrovieri criticano i dirigenti Trenord: "Metà del personale non ha un turno assegnato per i prossimi giorni". Martedì mattina l'incontro con l'azienda

«A poche ore dalla partenza del nuovo Orario di Servizio erano molti i ferrovieri che non conoscevano il loro turno». Dopo la mattina da incubo per i viaggiatori di mezza Lombardia, i sindacati criticano Trenord («si poteva evitare») e i vertici aziendali e denunciano: «Più della metà del personale mobile di Trenord non ha un turno assegnato per i prossimi giorni». Anche nel pomeriggio di oggi, lunedì 10 dicembre, sono diversi i treni in ritardo, alcuni soppressi (foto: ore 17.35, da twitter @alexcoltro)

Dopo la raffica di ritardi su moltissime linee, l’azienda ha spiegato che c’è stato un problema nel nuovo sistema di gestione informatizzata dei turni del personale. L’entrata in servizio del sistema “Goal Rail” – acquistato da un’azienda spagnola specializzata nel settore ferroviario, spiegano i sindacati – per di più coincideva con il primo giorno feriale in cui erano in vigore i nuovi orari, che prevedono alcune novità (tra cui l’apertura della Saronno-Seregno, foto sotto di Alessio Lucini). Il nuovo orario è un momento che necessita sempre di un minimo di “rodaggio”, ma sovrapposto ai problemi del software di gestione dei turni ha dato origine ad una specie di tempesta perfetta: pressoché tutti i treni della fascia pendolare del mattino erano in ritardo o soppressi. Ogni giorno Trenord fa viaggiare 2300 treni con a bordo settecentomila persone, il blocco ha avuto dunque un impatto notevole, come testimonia anche l’enorme quantità di messaggi Twitter comparsi nelle ore del mattino di lunedì.

Se l’azienda riferisce solo di un problema tecnico al sistema informatico, i sindacati invece denunciano anche problemi ai meccanismi dei turni«Il confronto si è svolto in ritardo rispetto all’entrata in vigore dei nuovi turni e si sono rilevate alcune criticità sia rispetto a incongruenze con la normativa di riferimento sia in relazione all’introduzione e alla fase di rodaggio del nuovo sistema di elaborazione turni (Goal Rail)», si legge nella nota condivisa da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e dalle sigle autonome Faisa e Fast. «In questa fase i carichi di lavoro sono ripartiti ancora in una maniera non conforme rispetto ai criteri di ‘ciclicità ed equa ripartizione’ fra agenti che il contratto di Trenord prevede. In sintesi tutti dovrebbero svolgere la stessa qualità e quantità di lavoro: ma questa cosa ad oggi non è stata rispettata». Si fa l’esempio di macchinisti con un turno di 9 ore e 58 minuti un giorno e un turno di 36 minuti il giorno dopo. «Uno scivolone evitabile se solo si fossero ascoltati i consigli del Sindacato e dei tecnici durante il serrato confronto negoziale. I responsabili sono ben identificati e conosciuti. Trenord dovrà fare “mea culpa" e ringraziare i Lavoratori che, con un’Azienda allo sbando più totale, si sono dimostrati anche troppo collaborativi».

Il sindacato ha comunque confermato la disponibilità a ridiscutere la situazione, cosa che avverrà nella mattina del 10 dicembre, come annunciato stamattina da Trenord: «in questo contesto difficile seppur transitorio – ribadiscono i sindacati – il tavolo di monitoraggio proseguirà il duro lavoro finalizzato al perfezionamento dei turni , con l’obiettivo di ricercare una equa distribuzione dei carichi di lavoro». I sindacati che hanno sottoscritto il nuovo contratto Trenord – che aumenta l’orario in cambio di aumenti salariali e nuovo welfare aziendale – ribadiscono comunque che «il lavoro svolto ad oggi, orientato a costruire una normativa ed una retribuzione unica per tutto il personale di Trenord, abbia creato le condizioni per produrre ottimi risultati».

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Pubblicato il 10 Dicembre 2012
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