“Camminare nella direzione della nostra Costituzione. L’augurio per il nuovo anno”
Il Comitato Antifascista di Busto Arsizio: «Continuiamo a sperare che quanto è auspicato e dettato dalla nostra Costituzione possa finalmente avverarsi e farsi concretezza»
Caro direttore,
il tempo del Feste natalizie è denso di buoni propositi e di "pii" pensieri.
Dovrebbe essere un tempo propizio per cambiare in meglio e per promettere il meglio.
Purtroppo sembra che alcune nubi che incupiscono i nostri orizzonti non abbiano proprio intenzione di dissolversi, anzi.
Il silenzio è la cifra che accompagna il Comitato Antifascista di Busto Arsizio dallo scorso 25 di luglio, giorno della famigerata apparizione di una damigiana accompagnata da un delirante volantino di rivendicazione fascista circa una presunta purga in occasione della pastasciuttata da noi organizzata in memoria di quella dei fratelli Cervi.
Proprio su alcuni silenzi che ci circondano vogliamo riportare l’attenzione in questi giorni che ci separano dal nuovo anno: su quello che accompagna la presentazione di una lista di Alba Dorata anche in Italia per le prossime elezioni politiche;
su quello che è sceso intorno al riassetto all’interno del CDA della Fondazione Blini dopo i noti fatti legati ad indagini per istigazione all’odio razziale;
su quello che concerne il presentarsi alle elezioni di personaggi come l’ex console italiano ad Osaka, allontanato dal suo incarico perchè aveva inneggiato al fascismo in concerti rock;
su quello riguardante un parroco di Lerici che affigge alle porte della sua chiesa un documento in cui si incolpano le donne in quanto causa esse stesse -con i loro comportamenti- dei femminicidi;
su quello per cui due ragazze vengono fermate da un carabiniere perchè si sono scambiate un bacio alla stazione;
su quello che riguarda la situazione delle fabbriche del nostro comprensorio che chiudono;
su quello che avvolge la questione ambientale dei nostri territori;
su quello legato ad un aggressione ad un vecchio partigiano di 87 anni in quel di Lucca lo scorso 24 dicembre.
Per finire questo triste elenco ricordiamo la cappa di silenzio che oscura la situazione di quanti si trovano a scontare le loro pene in carceri inadeguate ad uno stato civile (a Busto quest’anno si contano tre suicidi e 432 detenuti per 167 posti).
Continuiamo a sperare che quanto è auspicato e dettato dalla nostra Costituzione possa finalmente avverarsi e farsi concretezza. Nel frattempo non possiamo che resistere e fare del nostro meglio, nel nostro piccolo, per camminare nella direzione indicata dalla nostra Carta Costituzionale.
Questo ci auguriamo per il nuovo anno. E questo auguriamo a tutti coloro che hanno motivi per resistere ancora, ora e sempre.
Grazie per lo spazio che vorrà concederci.
Un augurio a tutti i lettori del suo quotidiano.
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